Ogni artista ha un legame inscindibile con le sue prime creazioni, una sorta di indissolubile filo conduttore che lo incatena ad esse. Come l’affetto di un genitore, se lo porta dentro, lo accudisce, non se ne vuole separare.
Per George R. R. Martin una di quelle creazioni è sicuramente il “Drago di Ghiaccio”. Pubblicato per la prima volta nel 1979 come parte della raccolta di racconti per bambini di Orson Scott Card, nel 2007 divenne un romanzo illustrato ad opera di Yvonne Gilbert.
Si tratta di una storia probabilmente ambientata a Westeros, una Westeros diversa da quella che abbiamo imparato a conoscere nelle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”.
Come nel suo capolavoro sopra citato, anche qui Martin non traccia una linea decisa a dividere il bene dal male, piuttosto li mescola, quasi a volere sottolineare che la realtà, anche se descritta con una metafora, non è semplice giusto o sbagliato, piuttosto una miscela di entrambi, in quantità diverse.
Così la protagonista Adara, una bambina dal tumultuoso passato, nata in uno degli inverni più freddi che si ricordino, cresce allontanando da sé tutti quelli che la circondano. Ritenuta responsabile dal suo stesso padre della morte prematura della madre, diventa grande con il peso di questa accusa e il cuore freddo di chi desidera affetto ma non sa come ottenerlo. Tutto ciò la avvicinerà inesorabilmente al Drago di Ghiaccio, una creatura schiva e solitaria, tanto simile a lei.
In un mondo dominato dalle guerre tra i draghi, la maestosa creatura si ergerà a protettore della fanciulla e la guiderà verso una successiva presa di coscienza di sé e del mondo che la circonda.
È questa la storia che, come George R. R. Martin stesso ha annunciato, sarà riadattata dalla Warner Bros sotto forma di lungometraggio animato. Tra i nomi coinvolti nel progetto figurano lo stesso Martin e il suo manager Vince Gerardis. In attesa di saperne di più, vi invito a dare un’occhiata all’articolo dove vi raccontiamo di un altro progetto in lavorazione per il piccolo schermo, nato dalla penna di George R.R. Martin: Nightflyers.