A partire da ieri 25 aprile, e fino al 2 maggio, sarà consentito, a 500 fortunati accreditati per la stampa, vedere in streaming il documentario Punta Sacra, di Francesca Mazzoleni, in concorso al Festival di Nyon, uno dei maggiori festival internazionali dedicati ai documentari.
Concorrerà nella sezione ufficiale di Visions du Réel ed è, l’unico film italiano presente nella competizione internazionale.
Francesca Mazzoleni ha diretto diversi cortometraggi per i quali ha vinto vari premi, tra cui la nomina ai Nastri d’Argento 2015 per il miglior corto al Terre di Cinema 16éme Edition du Festival du Nouveau Cinema Italien per Lo so che mi senti.
Prodotto da Morel Film in associazione con Patroco Film e distribuito da True Colours, il documentario ci mostra un’istantanea di quella che è la vita di una piccola comunità che vive alla foce del Tevere, un triangolo di terra chiamato, appunto, Punta Sacra.
Le 500 famiglie che vivono nei pressi dell’idroscalo di Ostia, sono protagoniste, loro malgrado, di un racconto a metà fra realismo e proiezioni nell’immaginario, nostalgia ed inevitabile pragmatismo.
Protagonista su tutte la storia di Franca, a capo di una famiglia tutta al femminile, che ci aprirà le porte non solo della propria casa, ma anche del suo cuore.
Questa gente, seppur fra mille difficoltà, ha un solo desiderio: quello di continuare a vivere in quel luogo, odiato e amato al tempo stesso, perché lì ci sono le loro case, i loro affetti, i loro ricordi più intimi e preziosi.
Sperano sicuramente in un futuro migliore, soprattutto per i propri figli, ma hanno dignità da vendere.
Le musiche originali di Punta Sacra sono di Lorenzo Tomio, Teho Teardo ha composto per il film il brano Cadence féminine, Enrico Minaglia ha composto Un 2 di cuori.