Sarà nelle sale il 9, 10 e 11 aprile Tra il grano e il cielo, un docufilm sul celeberrimo pittore Van Gogh. A raccontarlo la sua più grande collezionista.
Su Vincent Van Gogh sono stati fatti moltissimi film, da documentari fino a film d’animazione.
Il primo Vincent del cinema è stato portato in scena da Kirk Douglas in Lust for Life, pellicola del 1956. Il film si svolge negli anni 1888 e 1889, periodo in cui il pittore si stabilisce ad Arles, nella Francia meridionale. Qui, grazie agli stimoli artistici parigini, comincia a maturare una pittura nuova, che si distanzia sempre di più dal realismo crudo dei primi anni, la cui opera più rappresentativa è I mangiatori di patate. Ora è il colore a dominare i suoi quadri, soprattutto il giallo e il blu, che torneranno poi sempre in tutte le sue opere. Il film si concentra, inoltre, sulla grande amicizia che il pittore strinse, proprio in quel periodo, con Gauguin, che lo raggiunse ad Arles. Viene raccontata la loro collaborazione e la loro amicizia, che però si concluse con una lite furiosa.
Nel 1990 arriva Vincent & Theo, diretto da Altman, di circa tre ore e mezzo. Il film narra il rapporto tra Vincent e il fratello Theo. Questi assicurò il suo sostegno finanziario al fratello, permettendogli gli studi e sostenendo la sua inziale carriera artistica. Un rapporto sicuramente fraterno, ma anche incredibilmente tormentato.
Nel suo film Sogni, Akira Kurosawa dedica l’episodio Corvi a un Van Gogh interpretato, nientemeno, che dal regista Martin Scorsese. Il protagonista ammira i quadri del pittore fiammingo e, come in un sogno, si trova dentro uno di questi. Trova Van Gogh, appena uscito di manicomio con una vistosa fasciatura all’orecchio. Vorrebbe parlargli, ma il pittore non ha tempo per lui. Un colpo di pistola fa alzare in volo uno stormo di corvi e il protagonista si trova al centro del celeberrimo Campo di grano con volo di corvi.
Anche la serie televisiva Doctor Who ha dedicato un episodio al pittore. Il dottore e i compagni Amy e Rory viaggiano nel tempo e arrivano in Provenza, dove scoprono che un mostro, invisibile agli occhi di tutti, minaccia gli abitanti. L’unico che può vederlo è proprio Vincent Van Gogh, raccontato in tutta la disperazione che ha segnato gli ultimi giorni della sua vita. L’episodio è sicuramente uno dei più intensi e tristi, il finale coglie tutti impreparati e fa versare qualche lacrima. Più di qualche in realtà; infatti, se non volete piangere fino a farvi cadere gli occhi non guardatelo.
Se però siete curiosi qui il link: Vincent e il dottore
Nel 2017 è arrivato il primo film d’animazione su Van Gogh, Loving Vincent, che ha ricevuto anche una nomination agli Oscar 2018. Un film molto particolare, che vede i quadri di Van Gogh prendere vita, con attori che si aggirano dentro di essi e che diventano parte del dipinto. Un capolavoro che ha riscosso un grandissimo successo e ha ricevuto solo recensioni positive.
Van Gogh, oltre a essere un grande pittore è un personaggio talmente particolare, del quale si può parlare all’infinito. Arriva, infatti, un nuovo film, Tra il grano e il cielo, che sarà nelle sale italiane il 9, 10 e 11 aprile.
Il docufilm racconterà Van Gogh attraverso gli occhi della sua più grande collezionista, Helene Kröller-Müller, che ai primi del Novecento, ammaliata dai suoi dipinti visionari, giunse ad acquistare quasi 300 suoi lavori, tra dipinti e disegni. La sua passione e amore per il pittore permisero alla donna di aprire il primo museo dedicato a Van Gogh.
Il film non sarà quindi dedicato esclusivamente al pittore, ma anche alla donna che più di tutte lo ha amato e ha dedicato la sua vita a renderlo noto. Helene Müller, attraverso le lettere scritte dal pittore, trovò in Van Gogh una persona con cui condividere le sue idee sulla vita, un amico. Verrà celebrata, in un certo senso, l’amicizia che ha legato due figure che mai si sono conosciute e che sono vissute in secoli diversi. Si racconteranno i luoghi che entrambi hanno condiviso e le opere che la donna ha più amato. Molte di queste sono state prese in prestito dal museo ed esposte nella Basilica Palladiana di Vicenza, dove è stata allestita la mostra che ha ispirato il documentario. La Basilica sarà, infatti, una delle location del film.