(Al momento in cui scrivo, Il caso Air Cocaine è al 3⁰ posto delle serie più viste su Netflix. Ma visto che la programmazione è slittata, Il caso Air Cocaine non è più in top 10. Che decadenza la sitografia attuale).
Ci mancava solo il finto agente di Karim. No, per fortuna non ho mai usufruito dei servizi della SNTHS, nemmeno ai tempi parigini, ma molti nell’ambiente noleggiano aerei privati.
Lessi la notizia su Le Figaro. Sembrava una telenovela, una telenovela perfetta per Netflix. Dicevano di non saperne niente. Il topper nelle segrete della Repubblica Dominicana era un concetto decisamente alieno.
Per affari, passai qualche giorno a Roma. Er caso Er Cocaina, mannaja avvoi, ve state a divertì lassù. Sghignazzai nel calice del Brunello. L’aria capitolina rinfrancava lo spirito. La trattativa andò in porto.

Li avevano fermati a Punta Cana, con i mitra spianati al momento del decollo. Pancia a terra, ammanettati, prima della detenzione e di un processo già scritto.
Due piloti, un pilota di riserva, un passeggero. 700 kg di bamba, divisi in ventisei valigie. Un viaggio di 48 ore nel Caribe. Nessun altro a bordo. Difficile credere alla loro estraneità.
A ogni modo, memorie a parte, non potevo perdermi la serie. Tre puntate in cui il dramma giudiziario diviene farsa, da risata compulsiva, dove il folle chimico di Pablo Escobar non è certo il personaggio più bizzarro di questo capitolo di cronaca francese.
Il caso Air Cocaine, non la solita gita

Crema solare, cappellino. La focaccia con le olive. E poi e poi e poi, le albicocche. La barca era pronta.
Avevo suggerito di esfiltrarli con il sup, o, più alla David Hasselhoff, con la tavola da surf. Ma no, siamo professionisti qua, gne gne, robe così. Lo so, è insopportabile Naudin. Come se fosse un’operazione ortodossa la nostra. Pfui. La prossima volta mettiamo il Jolly Roger in bella mostra.
Correvamo il rischio di essere mitragliati, se ci avessero scoperto. Ma avevamo motivazioni da cameratismo patriottico. Prima di partire fumai un paio di cubani. Così, per accelerare il tempo. Noi eroi siamo alla vecchia maniera.
Non potevo credere che i pazzoidi del FN avessero fatto evadere i connazionali da tal paradiso. Allucinante. Si vantavano persino delle foto del misfatto. Dilettanti allo sbaraglio.

A dire il vero, non potevo credere a tante cose. Per esempio, non potevo credere che potesse essere sospettato di complicità con i trafficanti financo un ex Presidente, che secondo il giudice istruttore, dopo 40 anni di vita pubblica, si sarebbe dato di punto in bianco ai rapporti tossici.
Ma siamo diventati matti? Non era necessario mettere sotto controllo lo smartphone, che chiamavo regolarmente la Carla glielo potevo dire senza tabulati.
Nella vita ho conosciuto famiglie ricche, ho vissuto al Georges V, al Ritz, al Carlton. Ho fatto balotta col Ryan di The OC. Ciò che spendo una notte a Saint-Tropez la tizia della cassa forense non lo vede col binocolo in sei mesi di lavoro. Gliel’ho detto in faccia, ahahahaha. Però questa parla, parla, parla. D’altronde è noto, chi sa fare fa, chi non sa fare invece…
Il caso Air Cocaine, Tactical Espionage Action

Ah. Pronto? Pronto, pronto, pronto, pronto. Ti ricordi di quell’aereo dei piloti francesi? Allora, stanno facendo un documentario per Netflix. E vorrebbero fare delle riprese del velivolo. Va bene?
Colombo, anzitutto una notizia. Quel signore prima che ha lanciato un’accusa gratuita e grave nei miei confronti, è stato già arrestato.
(Ottimo, la tipica indignazione social. Nuovo materiale per le prime prove degli analfabeti di domani. In fondo, lo ammetto, sempre meglio di Claudio Magris).