Anche per quest’anno il Lovers Film Festival si è concluso e come sempre ha svolto il brillante lavoro di dar voce a giovani artisti emergenti provenienti da tutta Italia e dal mondo. Da questa edizione il Lovers Film Festival ha stretto una collaborazione con il Ministero Degli Affari Esteri, in particolare con il Comitato interministeriale per i Diritti Umani, nella persona dell’Inviato Speciale per i diritti umani delle persone LGBTQI+. Questa collaborazione si evidenzia anche dalla nuova denominazione dei premi ufficiali del Festival.
Lovers Film Festival: I Vincitori
Di seguito i premi assegnati ai vincitori e le motivazioni:
- Special Envoy Rainbow Award – Ottavio Mai for Best Feature
La giuria lungometraggi presieduta da Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay, e composta dagli studenti del DAMS di Torino ha assegnato il premio Ottavio Mai per una somma di 1.000 euro a:
Wildhood di Bretten Hannam
Per aver raccontato con sguardo poetico una storia di formazione intersezionale, dando voce a una comunità sottorappresentata come quella dei Mi’kmaq in Nova Scotia; e in particolar modo per aver esposto una storia di riscatto e di accettazione della propria sessualità e delle proprie radici culturali. Con una fotografia evocativa e la brillante interpretazione dei giovani attori, l’opera immerge lo spettatore in un percorso di ricongiungimento con la natura e con la propria comunità d’origine.
- Special Envoy Rainbow Award For Best Documentary
La giuria documentari del Lovers Film Festival presieduta da Enzo Cucco e composta dagli studenti della Scuola Holden di Torino ha conferito il premio di 500 euro a:
Jimmy In Saigon di Peter Mcdowel
Per la rappresentazione di un conflitto interiore che si rispecchia nella guerra del Vietnam e nella cultura occidentale degli anni ’60 e ’70. Il punto di vista interno trascina lo spettatore nella ricostruzione di una storia d’amore che sfida le censure di due culture vittime degli stessi tabù. Il montaggio e la colonna sonora scandiscono gli alti e bassi di un’indagine sul rimosso familiare che diventa ricerca identitaria.
- Special Envoy Rainbow Award For Best Short Film
La giuria cortometraggi presieduta da Vanni Piccolo e composta dagli studenti del DAMS di Torino ha assegnato un premio in denaro di 500 euro a:
Tank Fairy di Erich Rettstadt
Il potere magico dello smalto libera dal pregiudizio in questa favola contemporanea che sprigiona l’energia necessaria a immaginare come sia possibile un futuro, nel quale ogni individuo può riconoscere e vivere la propria identità, anche grazie alla giusta fata madrina a cui ognuno di noi avrebbe diritto. Il ritmo serrato e gli strabilianti effetti speciali rendono la narrazione esplosiva e travolgente.
- Premio Torino Pride
Per il terzo anno, il premio Torino Pride viene assegnato al film giudicato più efficace nell’esprimere il passaggio di senso tra generazioni diverse e pronte ad accogliere le nuove istanze identitarie. Il Coordinamento Torino Pride, insieme all’Associazione Amiche e Amici della cultura e del festival del cinema LGBTQI+, assegna il premio di 800 euro a:
Nelly & Nadine di Magnus Gertten
Un docufilm che, toccando la memoria storica dei campi di concentramento, risulta attuale nel far riemergere una storia d’amore iniziata nel 1944 e vissuta con determinazione e coraggio. Di grande ispirazione per le generazioni successive alla famiglia di Nelly e Nadine e poi, grazie al film, anche per le persone spettatrici.
- Premio Giò Stajano
Il Lovers Film Festival, da un’idea dello scrittore Willy Vaira e di Claudio Carossa, dedica un riconoscimento alla memoria di Giò Stajano, una delle figure più importanti e significative della cultura LGBTQI+ italiana. Il premio, della somma di 500 euro, è assegnato a:
Finlandia di Horacio Alcalà
Film magico e spirituale con una profonda anima antropologica dove in una giostra di luci, suoni, colori e sogni, la cultura zapoteca viene mirabilmente rappresentata dalle genti MUXES nel Mexico meridionale, in cui la fluidità di genere è il pilastro della loro vita. Tra sogni e realtà uomini e donne vivono in una sorta di” terzo genere” in assoluta libertà, creatività e parità, come dovrebbe poi essere in ogni parte del mondo.
- Giuria Young Lovers – Premio Matthew Shepard
La giuria Young Lovers, presieduta da Walter Revello, presidente di Babi, e composta da cinque studenti tra i 18 e 21 anni assegna il premio Matthew Shepard 2022 al film:
Wildhood di Bretten Hannam
Per aver portato una narrazione dai tratti mitologici che scava nella profonda necessità universale di trovare il rapporto con la propria famiglia, il proprio corpo, la propria sessualità, le proprie radici; un film che si dipana con una struggente delicatezza e un prezioso rispetto per le emozioni dei personaggi e degli spettatori.
Il vincitore riceve l’opera Lo Spaventapasseri dell’artista israeliano Yitzhack Levi Cohen, commissionata da Libere Gabbie e dal Museo Nesta di Torino.
Al Lovers Film Festival di quest’anno vi sono state anche ben due menzioni speciali, rispettivamente per i registi: Leo Černic e Lyle Kash
- Pentola di Leo Černic
L’animazione, fin dalle sue origini, ha sempre dimostrato capacità straordinarie di espressione artistica. Pentola, di Leo Černic, tratta in maniera originale e poetica le tematiche LGBTQI+, la libertà sessuale e l’identità di genere, attraverso il suo stile surreale e meravigliosamente allucinato, e una riconfigurazione della figura del supereroe da fumetto. Un grande lavoro di animazione e di cinema in generale.
- Death and Bowling di Lyle Kash
Per la rarità e la preziosità di un lavoro dove si respira e si vive una realtà trans non solita a vedersi sugli schermi. Una produzione unica, formata per la maggior parte da persone trans, che trasmette al film una magia rarefatta ed utopica, a volte strana, ma che ti cattura e ti porta lontano in un mondo a tratti persino immaginario.
Il Lovers Film Festival è stato presentato da Vladimir Luxuria e realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino con il contributo del MiC, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.