I Simpson al capolinea? Il produttore smentisce Danny Elfman

Nei giorni scorsi la notizia che la serie animata I Simpson possa chiudere i battenti dopo quasi 31 anni è rimbalzata in rete ed è stata ripresa da testate giornalistiche di prestigio come il quotidiano britannico The Guardian. Il motivo và ricercato nella dichiarazione che il compositore Danny Elfman si è lasciato scappare in un’intervista rilasciata alla rivista Joe. Autore della celebre sigla d’apertura, Elfman ha detto precisamente:“Da quello che ho sentito si avvicina la fine”, aggiungendo che l’ultima stagione potrebbe essere l’ultima. I fan a questo punto sono insorti e hanno commentato la notizia, in cerca di conferme, preoccupati soprattutto dagli sviluppi di una recente operazione finanziaria. La 21st Century Fox  e la Fox Broadcasting Company, società di produzione detentrici dei diritti della fortunata serie tv creata da Matt Groening, sono infatti state acquisite dalla Walt Disney Company che le ha separate: la prima è entrata a far parte del Disney-ABC Television Group, mentre il network che trasmette I Simpson è diventato autonomo. Ciò farebbe ricadere i costi del programma, lievitati esponenzialmente negli anni, interamente su FBC che a questo punto non avrebbe garanzia di recuperare i soldi spesi. Gli utili ricavati dal cartoon sono sempre stati buoni ma la vendita delle licenze di trasmissione dello show, soprattutto all’estero, non ha fruttato quanto ci si aspettava, evidenziando perdite considerevoli in tempi recenti.

In un tweet (qui sotto) comunque Al Jean, storico produttore della serie tv ha smentito le voci di chiusura, commentando le dichiarazioni di Elfman con un secco: “Siamo tutti lieti che il seguente articolo non sia vero”.  Le avventure di Homer e famiglia sono dunque salve, almeno fino alla stagione numero 31 che vedrà la luce nel 2020, battendo tutti i record di longevità per una serie televisiva. Non è escluso però che dall’anno prossimo qualcosa cambi per un prodotto politicamente scorretto, molto lontano dagli standard della Disney, che potrebbe decidere di spostarlo sulla propria piattaforma streaming, la neonata Disney+, rendendolo fruibile solo on demand. In Italia vedremo le ultime due stagioni sui canali del Gruppo Mediaset, in particolare su Italia 1, all’inizio della consueta fascia pomeridiana del palinsesto. I fan possono tirare un sospiro di sollievo. Per ora.