Matthew McConaughey si è messo completamente a nudo e ha lasciato un pezzettino di sé in ogni pagina di Greenlights, il memoriale autobiografico scritto per fare il punto sulla sua vita finora, per raccontarsi al di là della telecamera, nell’intimità delle sue emozioni, delle sue fragilità.
Il libro, acquistabile in prevendita su Amazon a questo link, è un racconto onesto e sincero nel quale Matthew McConaughey ripercorre i momenti più importanti della sua esistenza, quelli che lo hanno formato, gli errori commessi, i fallimenti, il percorso spirituale intrapreso, i grandi dolori e le sfide affrontate, nonché le lezioni imparate giorno dopo giorno.
La parte più straziante del racconto è, senza ombra di dubbio, l’inedito racconto delle violenze e degli abusi subiti dall’attore nel pieno dell’adolescenza. Ripercorre anzitutto la sua prima volta ammettendo candidamente che non è stata affatto piacevole né magica come la immagina ogni giovane, perché non consensuale:
Sono stato ricattato per fare sesso quando avevo 15 anni. Ero certo che sarei andato all’inferno per averlo fatto prima del matrimonio. Oggi ovviamente spero che non sia così.
Il libro di Matthew McConaughey colpisce anche per la rivelazione di una violenza subita alcuni anni dopo la sua primissima esperienza con il sesso, ma l’attore non fornisce troppi dettagli della vicenda sottolineando di non sentirsi, tutto sommato, una vittima dal momento che si sente sinceramente grato alla vita per avergli dato tanti motivi per essere felice.
Sono stato molestato da un uomo a 18 anni mentre avevo perso i sensi nel retro di un furgone.
Annunciando l’uscita del suo libro (pubblicato martedì negli USA) con un video diffuso sui suoi profili social, da Instagram a Facebook, Matthew spiega che il titolo Greenlights (semafori verdi) è l’augurio che tutti possano aprirsi all’accettazione di se stessi e degli altri, senza mai lasciarsi fermare dai semafori rossi posti lungo la strada.