Tutti facciamo e diciamo cose delle quali, probabilmente non subito, ci pentiamo. L’importante è sempre far pace con il passato per poter andare avanti, altrimenti ciò che è stato troverà il modo di darci la caccia. Un po’ come è accaduto alla star di Glee: Lea Michele.
L’attrice, che nello show interpretava Rachel Berry, ha twittato per mostrare solidarietà nei confronti di George Floyd, ucciso a Minneapolis da un poliziotto: ‘George Floyd non meritava tutto questo. Non si tratta di un incidente isolato e deve finire. #BlackLivesMatter‘.
Lo stravolgimento dell’immagine pubblica di Lea Michele
La sua collega Samantha Marie Ware ha denunciato il comportamento sistematicamente arrogante, scorretto e aggressivo tenuto dalla Michele durante le riprese di Glee.
Samantha ha twittato: ‘Ti ricordi quando hai reso il mio primo ingaggio televisivo un inferno? Perché io non lo dimenticherò mai. Penso che tu abbia detto a tutti che se ne avessi avuto la possibilità avresti cag… nella mia parrucca”, oltre ad altre micro-aggressioni traumatiche che mi hanno fatto mettere in dubbio la mia carriera a Hollywood‘.
Le gravi accuse di Samantha sono state confermate da altri colleghi, ex attori di Glee: Melissa Benoist, Jeanté Godlock, Jeff Hull e infine Amber Riley.
Particolarmente sgradevole il racconto di Jeff Hull che, come interprete minore della serie, ha raccontato che Lea era solita definire le comparse “scarafaggi” ed ha rincarato la dose citando uno specifico episodio: ‘Ricordi quando sei entrata nella sala trucco e parrucco e vedendo che il tuo solito posto era stato preso, hai sollevato un ragazzo per i capelli e hai detto “sei al mio posto“? È stato un gesto di classe da parte tua‘.
Dabier Snell ha rincarato la dose raccontando che tempo addietro la Michele non gli avrebbe permesso di sedere al tavolo con lei ed altri membri del cast dicendo che lui ‘Non apparteneva a loro‘.
GIRL YOU WOULDNT LET ME SIT AT THE TABLE WITH THE OTHER CAST MEMBERS CAUSE “I DIDNT BELONG THERE” FUCK YOU LEA https://t.co/s4NoLdtqRs
— 💎Dabier/Ambussshking💎 (@OfficialDabier) June 2, 2020
La risposta di Lea Michele, però, non si è fatta attendere e l’attrice, che è in attesa del suo primo figlio, ha postato su Instagram le sue scuse seppure in modo molto vago e impacciato:
Quando ho scritto quel tweet l’altro giorno, volevo mostrare supporto per i nostri amici, i nostri vicini, le comunità delle persone di colore durante questo periodo difficile, ma le risposte che ho ricevuto a quel post mi hanno fatta focalizzare sul mio comportamento e su come è stato percepito dai miei colleghi del cast di Glee. Non ricordo di aver mai detto quella frase specifica e non ho mai giudicato nessuno dal proprio background o dal colore della pelle, ma questo non è il punto, ciò che importante è che mi sono comportata evidentemente in un modo che ha ferito altre persone. Non so se sia stato il privilegio della mia posizione o la prospettiva che mi ha fatta passare per insensibile e inappropriata alcune volte o la mia immaturità o il mio essere inutilmente difficile, mi scuso per il mio comportamento e per la sofferenza che ho causato. Possiamo tutti crescere e cambiare e io ho usato questi mesi per riflettere su me stessa. Tra un paio di mesi diventerò mamma e ho bisogno di lavorare su me stessa e prendermi le mie responsabilità, così da poter essere un modello per mio figlio. Ho ascoltato le critiche e mi dispiace molto, sarò una persona migliore in futuro grazie a questa esperienza.
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Il polverone sollevato, ha avuto delle ricadute sulla carriera da testimonial di Lea Michele, perché la HelloFresh che si occupa della consegna a domicilio di cibi freschi, l’ha licenziata ed ha diffuso un comunicato ufficiale: ‘HelloFresh non perdona il razzismo né la discriminazione di alcun tipo. Siamo scoraggiati e delusi di apprendere delle recenti affermazioni riguardanti Lea Michele. Lo prendiamo molto sul serio e concludiamo la nostra collaborazione con Lea Michele, con effetto immediato‘.
Forse Lea dovrebbe riguardare ogni tanto il video del suo primo provino per Glee e ricordare da dove è partita e che non è mai stato lo show a dover essere grato alla sua presenza, semmai il contrario.