Johnny Lewis, con il suo sorriso coinvolgente ed il volto rassicurante da bravo ragazzo, è deceduto il 26 settembre 2012 in circostanze estremamente controverse. Facciamo un tentativo per ricomporre il puzzle della sua vita.
Era nato e cresciuto a Los Angeles il 29 ottobre 1983 e lì aveva coltivato la sua passione per la recitazione ottenendo decine di ingaggi per serie TV di successo e numerose produzioni cinematografiche. Lo ricordiamo per il ruolo di Kip “Half-Sack” Epps in Sons of Anarchy e quello di Dennis in O.C. di Josh Schwartz, ma Johnny che ha esordito in Settimo Cielo, è apparso anche in Malcolm, Bones, Drake & Josh, Cold Case, Criminal Minds e Smallville.
Proprio qualche sera fa l’ho rivisto in Nata per Vincere, nei panni del musicista Kiwi che cerca di conquistare il cuore della gelida Sloane (Kat Dennings di 2 Broke Girls) e devo confessare che non avevo idea che fosse deceduto. Ho fatto, come mio solito, ricerche sul cast del film (realizzato nel 2004 ndr) ed ho scoperto una serie di tragici eventi che hanno riguardato la vita di Johnny e mi hanno molto turbata.
Johnny Lewis, apparso in Alien vs. Predator 2, The Runaways, Chiamata senza risposta e Lovely Molly, fidanzato di Katy Perry dal 2006 al 2008, il 30 ottobre 2011, si schianta sfrecciando con la moto a folle velocità. I dottori riscontrano un’emorragia interna e gli diagnosticano un trauma cranico conseguente a fratture alla base del cranio. Ne esce completamente cambiato, diventa spesso violento ed ha vari episodi isterici, manifesta la volontà di trascorrere la maggior parte del tempo al buio, irritato dall’esposizione alla luce diretta.
Il tragico destino di Johnny Lewis
Visita dopo visita, i migliori neurologi riconducono il suo comportamento e gli episodi psicotici ad un abuso di droga, sebbene Johnny Lewis neghi categoricamente di farne uso e, in effetti, i suoi test tossicologici confermano quanto afferma.
Intanto viene arrestato ben tre volte per rissa e per essersi introdotto in casa di una donna ed il 24 settembre 2012, due giorni prima della sua morte, viene rilasciato a seguito dell’ultimo arresto e rientra nell’appartamento di Los Angeles di proprietà dell’81enne Catherine Davis nel quale aveva preso in affitto una camera.
Il 26 settembre 2012, il corpo di Johnny Lewis giace privo di vita sul vialetto adiacente l’abitazione in cui viveva. All’interno, viene rinvenuto invece, circondato da vetri rotti, il corpo di Catherine Davis con evidenti segni di percosse, e il cadavere di un gattino.
Le testimonianze dei vicini di casa ed i rilievi degli inquirenti, hanno aiutato a ricostruire i possibili accadimenti della notte in cui Johnny Lewis ha perso la vita. A detta degli abitanti del quartiere che hanno sentito chiaramente le urla della signora Davis, Johnny deve aver avuto una accesa discussione con lei, discussione degenerata in violenza e probabilmente nell’omicidio della donna. Successivamente, l’attore è uscito dall’abitazione sbraitando, in uno stato di evidente agitazione ed ha aggredito un uomo che stava dipingendo la staccionata di casa, è tornato indietro e, verosimilmente, è salito sul tetto ed è saltato o caduto nel vuoto.
Mi preme chiarire che l’autopsia ha escluso che Johnny avesse fatto uso di alcool o droga nelle ore che hanno preceduto la sua morte e sul suo corpo sono stati rilevati segni di strangolamento e di unghie conficcate nella pelle del collo. La morte è stata archiviata come incidente.
Nessuno può dire cosa sia realmente accaduto quella sera e cosa si fosse “spezzato” per sempre in Johnny Lewis dopo quel maledetto incidente in moto, ma spero che raccontando la sua storia, il suo sorriso coinvolgente non venga dimenticato.