Brad Renfro ha esordito a soli dodici anni al fianco di Susan Sarandon e Tommy Lee Jones nel bellissimo film diretto da Joel Schumacher, Il Cliente (tratto dall’omonimo romanzo di John Grisham). A convincere Hollywood è stato lo sguardo impertinente e l’aria da furfante che quel ragazzino dal fascino misterioso ha sempre avuto, frutto non di uno studiato metodo attoriale, ma di una naturale predisposizione per la ribellione.
Il 15 gennaio 2008 venne ritrovato senza vita in casa sua, a soli venticinque anni, a seguito di una serata a base di eroina, alcool e morfina, come confermato dall’autopsia eseguita dal Coroner di Los Angeles.
Famiglia, amici e fan possono porgergli i loro omaggi presso il Red House Cemetery a Blaine, nella contea di Knoxville, nello stato del Tennessee in cui fu stato sepolto il 22 gennaio del 2008 a seguito di una cerimonia privata cui presero parte circa sessanta persone.
Il cugino di Brad, Jesse Hasek, che aveva l’aveva incontrato poco tempo prima della morte proprio a Knoxville, ci tenne a precisare che l’attore era molto felice e soddisfatto di sé stesso e che la morte dev’essere stata causata da un’overdose accidentale, smentendo i rumors che paventarono l’ipotesi di un suicidio.
You know absolutely everything bad about him, because everything bad about him was published in the papers. And everything good about him, everybody (his friends and family) knew. He lived life to its fullest. So many people liked him because people could see his heart. He had such a big heart. He almost had a childlike innocence.
Si sa assolutamente tutto delle cose negative relative alla sua vita, perché su quest’argomento è stato pubblicato e detto tutto. Ma di tutto ciò che invece c’era di buono in lui erano certi i suoi amici e la sua famiglia. Ha sempre vissuto la vita a pieno. Tante persone gli volevano bene perché riuscivano a vedere il suo cuore. Aveva un cuore davvero grande. Un’innocenza quasi infantile.
La vita di Brad Renfro
Interprete di pellicole di grande successo, sapeva passare da ruoli come quello di Huckleberry Finn a quello del difficile e tormentato giovane di The Sleepers, dal dolce ragazzo protagonista di Amici per sempre al complicato personaggio de L’Allievo accanto ad Ian McKellen. Nel 1995, fu insignito del titolo di Young Star da The Hollywood Reporter, e definito dalla rivista People come uno dei Migliori attori sotto i trent’anni.
Perché Brad non era soltanto bello e convincente, ma bravo. Bravo davvero. E allora cosa gli è successo?
I choose films for their artistic value. I don’t need a mansion or a Jaguar. When I leave this Earth, I won’t take any money with me. All I will leave behind will be my art – Brad Renfro
Scelgo i film sulla base del loro valore artistico. Non ho bisogno di una grande casa o una Jaguar. Quando lascerò questa Terra, non porterò il denaro con me. E quello che rimarrà è la mia arte – Brad Renfro
Potremmo scrivere righe e righe di fatti di cronaca e riportarvi semplicemente (come scrivono tutti, d’altronde) che Brad Renfro fu arrestato nel 2005 a Los Angeles per possesso di eroina, perché colto sul fatto nell’ambito di una retata e che il New York Times sbattè la sua foto in manette in copertina. Che l’attore non contestò alcun addebito e dunque fu condannato a tre anni di reclusione.
Potremmo aggiungere che, invecchiato ed appesantito, l’anno seguente dormì per ben dieci giorni in una cella per essere stato fermato per guida sotto l’effetto di stupefacenti e possesso di una certa quantità di eroina e che violò l’accordo sottoscritto con il giudice, alternativo alla detenzione, omettendo di iscriversi a un programma di disintossicazione dalle droghe a cui fu dunque coattivamente accompagnato. E, comunque, non riusciremmo a rispondere alla domanda posta poco fa: cosa è successo a Brad Renfro?
Brad aveva un problema. Una debolezza tossica, una piaga, un vizio e sicuramente la personalità caparbia con un carattere difficile non hanno fatto altro che diffondere con maggiore rapidità e letalità l’oscurità in cui stava vivendo. Biasimabile o meno, perché non spetta a noi alcun giudizio morale, è stato ancora una volta lasciato solo dalla splendente e perfetta Hollywood e dai media che ne alimentano il superficiale Leviatano.
Perché al netto di ogni valutazione su quello che accadeva dentro le mura di casa sua, io ricordo fin troppo bene l’opinione pubblica concentrata a somministrarci esclusivamente fotografie imbarazzanti e derisorie di un Renfro ingrassato, impoverito, oggetto di scherno, ingrato verso ciò che lo aveva condotto al successo.
Troppo conveniente fare con lui e con tutti (vedi Charlie Sheen) lo stesso giochetto di isolamento e di presa delle distanze. Dopotutto, morto un Renfro se ne fa un altro no? Lo stesso Hollywood Reporter che lo aveva insignito di un importante premio, non si degnò di pubblicare neanche una sua foto nel comunicarne la morte.
Brad Renfro aveva terminato le riprese del film The Informers con Winona Ryder, Billy Bob Thornton e Kim Basinger, per la regia di Gregor Jordan che resta, dunque, la sua ultima interpretazione.