Julia Roberts aveva due sorelle e un fratello. Aveva. Perché Nancy Motes, sua sorella da parte di madre, non c’è più. Si è tolta la vita il 9 febbraio 2014 lasciandosi annegare nella sua vasca da bagno, stordita da un mix di psicofarmaci e ha lasciato tre lettere a mo’ di testamento e anche per ricostruire il dolore che l’ha condotta a un gesto così estremo. Aveva solo 37 anni.
A detta della stessa Motes, nonché del suo fidanzato John Dilbeck che dal 2014 dedica la sua vita alla prevenzione del suicidio, alla lotta al bullismo e alla sensibilizzazione verso gli stati depressivi, la responsabilità della morte grava sulla sorella Julia Roberts e sul pessimo rapporto che intercorreva tra le due, sfociato in una serie di deleterie schermaglie e di gravi insulti.
Sorella minore di Julia Roberts da parte di madre, Nancy è cresciuta di pari passo con il successo della bellissima sorella maggiore e, purtroppo, offuscata dalla sua ingombrante ombra. Sebbene sia cresciuta anche con Eric e Lisa Roberts, aveva una predilezione speciale per Julia e la sua avvenenza. La ammirava, la prendeva ad esempio, voleva somigliarle.
Julia Roberts vs Nancy Motes
Il rapporto, inizialmente idilliaco, si deteriora rapidamente. Nancy si sente costantemente paragonata a Julia e nonostante si impegni, non riesce a vincere il sovrappeso, a ignorare i continui parallelismi con la sorella e a sentirsi bella. Nancy viene trascinata in una spirale autodistruttiva e si rifugia nel cibo al punto tale da arrivare a pesare ben 130 Kg, mettendo seriamente a rischio la sua salute. Conscia di aver raggiunto il fondo, la ragazzina ormai diventata una donna insicura, ansiosa e depressa, accende un mutuo per permettersi un intervento di by-pass gastrico, determinata a riprendersi la sua vita. E ci riesce. Inizia a lavorare come assistente di produzione, si trasferisce a Los Angeles e trova l’amore.
Forte di una ritrovata fiducia in se stessa, Nancy rilascia gravi dichiarazioni a un giornale, raccontando di essere stata tormentata per anni dalla sorella a causa della sua tendenza al sovrappeso e di essere stata da lei scoraggiata a cimentarsi con la recitazione, perché non abbastanza bella. La reazione di Julia Roberts non si fa attendere, l’attrice dichiara che grazie all’affetto degli amici e dei fans, non sente il bisogno di altro amore e Nancy twitta prontamente: ‘L’ho fatto solo affinché voi tutti sappiate che la fidanzatina d’America è una cagna‘ e rincara la dose ‘Volete essere i fan di qualcuno così crudele? Non è neppure una brava attrice‘. Fa effetto leggere parole così cariche di risentimento e astio. Julia replica con l’indifferenza totale.
In realtà, le due continuano a scambiarsi messaggi privatamente, ma l’oggetto delle loro comunicazioni è la madre che, ammalata di cancro, necessita di cure, assistenza e di un intervento. Radaronline ha pubblicato alcuni sms rinvenuti sul cellulare di Nancy e scambiati con Julia nel novembre del 2013, pochi mesi prima del suicidio: ‘Se hai intenzione di vedere mamma nelle prossime due settimane -scrive Julia- faresti meglio a farlo nelle prossime ore. Grazie‘. Nancy le risponde telegrafica: ‘Stiamo andando adesso. Grazie‘. La sorella, dunque, le fa una richiesta particolare: ‘Per piacere, fai in modo di essere andata via per le 3:30‘. E’ evidente che non voglia incontrarla.
Le acque non sembrano placarsi neanche all’indomani dell’aggravarsi dello stato di salute della madre delle due donne che si punzecchiano nuovamente. Julia comunica a Nancy l’infausta notizia, senza particolare cura o enfasi e parla al plurale, probabilmente includendo nella comunicazione anche gli altri fratelli: ‘Ti faremo sapere quando è programmata l’operazione di mamma‘. Nancy le risponde: ‘Mamma mi ha chiesto di andare a trovarla in ospedale. Sto arrivando‘. Ma Julia è evidentemente determinata a non incontrarla ed incalza con una specifica che sa di rimprovero: ‘Sta dormendo. E poi deve fare delle radiografie e non è stata ancora ricoverata. Lasciano stare soltanto una persona con lei‘.
Prima del drammatico epilogo della sua vita, Nancy Motes lavorava per Glee e conduceva un’esistenza apparentemente serena, ma la depressione era in agguato e probabilmente le aveva avvelenato l’esistenza fino al punto di non ritorno. La vicenda è stata resa nota a seguito dell’apertura di un procedimento legale da parte della famiglia Roberts volto ad impedire che John Dilbeck, il fidanzato di Nancy, si accaparrasse l’eredità della donna. L’uomo, per sostenere le proprie ragioni, ha fornito la prova della lucida volontà di Nancy attraverso una lettera redatta prima di togliersi la vita nella quale, per l’appunto, lo ha nominato suo erede specificandone anche la ragione con testuali parole:
Mia madre e la mia cosiddetta sorella non riceveranno nulla, eccetto il ricordo di essere state loro a spingermi nella peggior depressione in cui sia mai stata.
Le lettere indirizzate rispettivamente a Julia Roberts e alla madre, non sono mai state rese note e nessuna delle donne ne ha mai parlato.
Lucy and I would give anything to be in Nancy's arms just one more time. We are the only real family Nancy ever had. pic.twitter.com/jXY0vd6CqP
— John Dilbeck (@JohnBDilbeck) December 19, 2014
John, dal canto suo, nonostante l’ostentazione di fotografie e ricordi sui social e la sua lunga serie di attacchi a Julia Roberts e alla sua famiglia, non sembra avesse una relazione propriamente idilliaca con la donna poiché da quanto si evince dall’analisi della lettera dedicatagli, Nancy si diceva fortunata ad aver ricevuto il suo amore nonostante lui spesso l’uomo l’apostrofasse come “una tossica che non vale nulla“. Probabilmente l’uomo ha una consistente fetta di responsabilità nella vicenda.
This is Nancy with the real Chewbacca. Every Christmas is a painful reminder of Nancy’s last Christmas. Julia and Lisa withheld her from her Mother and relentlessly bullied and tormented Nancy over her last holidays. I still hold Lisa and Julia responsible for the death of Nancy. pic.twitter.com/ax2XPHqpam
— John Dilbeck (@JohnBDilbeck) December 27, 2017
Ai funerali di Nancy, Julia Roberts è apparsa fortemente scossa e sinceramente affranta e a quasi un anno dalla perdita della sorella, ha dovuto dire addio anche alla madre che purtroppo non è riuscita a sconfiggere il cancro.
Premettendo che non intendiamo affatto colpevolizzare Julia Roberts e ancor meno Nancy; non è facile crescere nell’ombra di una celebrità, sia in qualità di figli, sia in qualità di fratelli. La vita nella ricercata “La La Land” non è esattamente un sogno. Si nasce già con i riflettori puntati addosso e si cresce con un’ossessiva e ingiustificata aspettativa di emulazione, di successo indiscusso. Nancy non era Julia Roberts, così come Julia non era Nancy Motes, ma per qualche ragione, essere Julia Roberts era più “giusto” che essere Nancy e questo ha ferito la donna irrimediabilmente. Non sappiamo se Julia fosse sadica e crudele come Nancy ha raccontato, ma sappiamo che Nancy era oltremodo sensibile, insicura e che soffriva e sappiamo che quando non ci si ama, è difficile accettare l’amore altrui e praticamente impossibile anche soltanto rendersi conto di essere amati.