Forrest Gump è un film divenuto ormai cult, un must per ogni cinefilo che si rispetti, una narrazione strabiliante per un personaggio eclettico e più unico che raro. Personalmente, è il mio film preferito per tantissime ragioni e apprendere della morte dell’uomo che ha dato vita all’ingenuo “corridore” dell’Alabama, mi ha suscitato diverse emozioni.
La storia di Forrest, infatti, nasce nel 1986 ed è frutto del genio di Winston Groom, scrittore originario dell’Alabama che si è spento a 77 anni, il 18 settembre.
Ho visto Forrest Gump talmente tante volte da aver perso il conto, ma posso assicurare che ogni volta (complice la fantastica interpretazione di Tom Hanks) mi innamoro sempre più di quella pellicola. E’ senza tempo. E dunque ho deciso di documentarmi meglio e più approfonditamente su cosa abbia ispirato il romanzo di Groom.
Questa settimana, infatti, il contenuto della mia rubrica di gossip sarà un po’ diverso, ma sostanzialmente ti rivelerò comunque una sorta di segreto, perché ti racconterò…
hi era il Forrest Gump che ha ispirato lo scrittore
No, non si tratta del corridore di Liverpool, Rob Pope che ha corso per 422 giorni partendo dall’Alabama per arrivare a Santa Monica.
Per il suo Forrest, Winston Groom fu ispirato da un vicino di casa affetto da autismo che suonava magnificamente il pianoforte, un bambino che amava osservare per notarne le innumerevoli sfumature del suo approccio con il mondo. Dobbiamo dunque a quel ragazzino di Fairhope, in Alabama, un personaggio così particolare ed amabile.
Ma Groom, che partecipò anche alla guerra del Vietnam, essendosi arruolato nell’esercito americano dal 1965 al 1969, fu profondamente segnato da quel conflitto e dall’aver vissuto sulla propria pelle la brutalità della guerra tanto da arrivare finalista al premio Pulitzer nel 1984 con il romanzo Conversation with the enemy, che racconta di un prigioniero di guerra statunitense catturato in Vietnam e poi accusato di collaborazionismo.
Non è tutto qui! Sapevi che Winston Groom ha scritto un seguito della storia di Forrest Gump? Nel 1995, infatti, è stato pubblicato il romanzo Gump & co. e qui puoi acquistarlo!
Eric Roth aveva già preparato la sceneggiatura. Si è consultato con Robert Zemeckis e Tom Hanks, all’indomani dell’11 settembre, ed i tre hanno deciso di non realizzarlo. Il mondo era cambiato per sempre, in un certo senso, e gli Stati Uniti non erano più come negli anni ’90 (periodo in cui il sequel sarebbe stato ambientato) inoltre Tom non voleva ritornare ad interpretare un personaggio che è perfetto così com’è stato concepito.
I talked to Forrest Gump screenwriter Eric Roth about the sequel he wrote, and it would've been… interesting. @YahooEnt pic.twitter.com/pLkN4GeXC5
— Kevin Polowy (@djkevlar) March 20, 2019
Avrebbe raccontato di Forrest Jr, figlio di Forrest e Jenny, coinvolto in eventi storici sensazionali proprio come il suo papà: da una corsa sulla Ford Bronco di O.J. Simpson ad un ballo con la principessa Diana, sino al triste attentato dell’Oklahoma del 1995, in cui morirono 160 persone e che sarebbe costato la vita anche alla donna amata da Forrest Jr.
Francamente sono lieta che non sia stato prodotto alcun sequel di Forrest Gump, non soltanto per tutelarne l’unicità, anche se sono certa che persone come Zemeckis e Roth non avrebbero mai creato qualcosa che rovinasse il cult, ma perché non potrei reggere altre lacrime come quelle versate per Jenny e che ancora adesso verso ogni qual volta rivedo il film!