Daniel Craig, impegnato con il tour promozionale per il suo ultimo film della saga James Bond No Time to Die, ha rilasciato un’intervista per il podcast di Bruce Bozzi A Lunch with Bruce ed ha spiegato perché in passato è stato spesso paparazzato in bar gay.
Li frequento da tempo. Nei gay bar non c’è quell’atteggiamento aggressivo che c’è nei bar etero. Una delle ragioni sta di sicuro nel fatto che non mi capita così spesso di avere degli alterchi nei gay bar perché non c’è quell’atteggiamento aggressivo da “devo essere il più ca***to” che c’è nei bar etero e che, francamente, mi ha stancato. Sono un bel posto dove andare, c’è un’atmosfera più rilassata e sicura per svagarsi un po’. Non devi star lì ad affermare la tua sessualità
Qui troverai il link diretto dell’intervista completa, 58 minuti di intrattenimento con la suadente voce di Daniel Craig e la sua affascinante risata contagiosa.
Sposato dal 2011 con la bellissima Rachel Weisz, il Bond dagli occhi di ghiaccio si è affrettato a precisare che adesso preferisce trascorrere con la sua consorte le serate e che la frequentazione di bar e locali notturni è decisamente più sporadica. Non manca però di ironizzare sul fatto che nei gay bar riusciva comunque ad esercitare il suo fascino perché generalmente incontrava ‘ragazze che erano lì per la mia stessa ragione‘ e dunque persone con cui sapeva già di essere in sintonia.
L’ammissione di Daniel Craig non è certo una considerazione frutto di un luogo comune, ma anzi la candida riflessione sul fatto che generalmente i bar gay sono frequentati da avventori pacati e che non ritengono di dover affermare aggressivamente e prepotentemente la propria sessualità e siamo decisamente d’accordo con lui!