In occasione dell’80° anniversario dalla nascita del Villaggio Scolastico Artigiano di Signa, prende vita il progetto del film documentario I ragazzi del Villaggio, diretto dal regista fiorentino Federico Micali. Una storia di inclusione e riscatto, raccontata da chi l’ha vissuta in prima persona.
Il Villaggio Scolastico Artigiano nacque nel 1945 grazie all’intuizione del Maestro Leopoldo Fantozzi. L’obiettivo era chiaro: accogliere ragazzi in difficoltà, accompagnarli negli studi per il conseguimento della licenza media e, contemporaneamente, formarli al lavoro artigianale. Un modello educativo innovativo, che metteva l’individuo al centro e costruiva un ponte concreto tra scuola e futuro.
Il progetto del docufilm I ragazzi del Villaggio nasce per preservare e diffondere questa storia. A dirigere il film sarà Federico Micali, regista noto per opere come L’Universale e Le chiavi di una storia, e nipote dello stesso Fantozzi. Le riprese daranno voce agli ex allievi e a tutti coloro che hanno contribuito alla vita del Villaggio, per un racconto corale che intreccia memoria personale e valore sociale.
Il crowdfunding per I ragazzi del villaggio: ecco come partecipare
Per finanziare la produzione del documentario è attiva una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso, che richiama lo spirito collettivo e partecipativo con cui il Villaggio è nato.
Il progetto è sostenuto dal Comune di Signa e dall’Associazione Villaggio Scolastico Artigiano. A breve, verrà costituita anche una Fondazione dedicata alla valorizzazione e gestione della sede storica del Villaggio.
Durante l’incontro di presentazione presso il Museo della Paglia di Signa, sono intervenuti il Sindaco Giampiero Fossi, Osanna Fantozzi (figlia del fondatore), il dirigente scolastico Ludovico Arte e l’ex allievo Giovanni Fiaschi. Le loro parole hanno sottolineato quanto il Villaggio abbia rappresentato per decenni un faro di speranza, formazione e dignità.
La celebre frase incisa sui muri del Villaggio – “Ho accolto un ragazzo al Villaggio, ho accompagnato un allievo al lavoro” – continua a ispirare chi crede in una scuola capace di cambiare il destino delle persone.
Il docufilm sarà dunque non solo una testimonianza storica, ma anche uno stimolo per riflettere su modelli educativi più inclusivi e partecipativi.