In preparazione un nuovo film sui moschettieri, tutto italiano, firmato Giovanni Veronesi, che dovrebbe essere nelle sale per Natale.
Ennesima lettura de I tre moschettieri, il libro più famoso, assieme al Conte di Montecristo, di Dumas padre. Girato in Basilicata, con un cast che comprende fra i più noti attori italiani, sarà una via di mezzo fra il film d’avventura e la favola. A interpretarlo saranno Pierfrancesco Favino, nel ruolo di D’Artagnan, che parlerà una sorta di grammelot francese, un po’ tipo il commissario capo Clouseau nella Pantera Rosa. Valerio Mastandrea sarà Porthos, Rocco Papaleo Athos e Sergio Rubini, Aramis. Nel cast anche Margherita Buy, Alessandro Haber, Matilde Gioli, Giulia Bevilacqua, Lele Vannoli.
È sorprendente che, a più di 170 anni di distanza, questo libro di avventure, scritto dal figlio di un soldato e di una schiava nera di Santo Domingo, continui a dare spunti per ogni genere di medium. Sono stati fatti un numero di film incalcolabile che sono avventura allo stato puro. Come nel romanzo, non mancano mai spunti comici che, nel film di Veronesi sono dominanti.
Una delle puntate più riuscite della Biblioteca di Studio Uno del Quartetto Cetra
è proprio I tre moschettieri, alla quale hanno partecipato gli attori e cantanti italiani più importanti dell’epoca, come Gino Cervi, Alberto Lupo, Nicola Arigliano, Aurelio Fierro e via e via.
Come Dracula, come Sherlock Holmes, come il dottor Jeckyll, come Frankenstein, i tre moschettieri sono parte del nostro immaginario, come lo sono pure il conte di Montecristo, il capitano Nemo e molti altri personaggi che fanno parte della “letteratura minore”. Uno studente di anglistica cercherà invano una sola solitaria nota su Bram Stoker sul Praz, ovvero il manuale di storia della letteratura inglese più conosciuto in Italia. Questo è sempre stato l’atteggiamento degli addetti ai lavori verso questo tipo di letteratura che, però, si prende la rivincita, visto che chiunque conosce Dracula, ma pochi sanno chi sia Becky Sharp.