I Guardiani della Giustizia
Regia: Kenlon Clarke; Creatore: Adi Shankar (Bootleg Universe); Cast: Will Yun Lee/ Marvelous Man, Diamond Dallas Page/ Knight Hawke, Sharni Vison /The Speed, Derek Mears/Awesome Man, Jackson Rathbone/Blue-Scream, Preeti Desai/ Golden Goddess, Tiffany Hines/ Black Bow, Kellan Lutz/ King Tsunami, Denise Richards/ Laura Louis; Stagioni 1 episodi 7; Disponibile su Netflix.
Marvelous Man shocca tutto il mondo con la sua diretta Tv. In preda ad uno sconforto e una tristezza inspiegabile, il supereroe si spara in bocca con un proiettile di caltronite, l’unico materiale in grado di penetrare la sua pelle. Eppure, dopo aver salvato il mondo ponendo fine alla terza guerra mondiale, il supereroe ha trascorso quattro decadi a salvare la Terra e i suoi abitanti, intervendo in ogni luogo dove avvenisse un’ingiustizia.
L’intera umanità cade in una profonda angoscia e tutti si chiedono quale sia stato il motivo che ha spinto l’eroe a togliersi la vita. Le cose si complicano ulteriormente quando Laura Louis, la moglie di Marvelous Man, dichiara alle tv che il marito non si è suicidato ma bensì è stato ucciso.
Chi meglio del suo braccio destro, Knight Hawke, può indagare e svelare il misterioso arcano? I primi sospetti ricadono sui guardiani stessi, i quali hanno tutti dei segreti da nascondere, ma le indagini non sembrano portare ad una veloce soluzione. Tutti scelti da Marvelous Man, i supereroi che fanno parte della squadra, oltre a il vigilante della strada Knight Hawke, sono Golden Goddess o principessa del regno degli déi, Awesome Man dai poteri divini, The Speed, o la ragazza più veloce anche di Marvelous Man, la tiratrice scelta Black Bow, il signore dei mari King Tsunami e Blue-Scream, dal grido ultrasonico.
Intanto le varie nazioni si danno la colpa a vicenda per la morte di Marvelous Man, mentre gli Anubis spargono terrore tra le popolazioni, e una nuova droga, la Mellow Devil, miete sempre più vittime, gli stati sono sempre sull’orlo di un confitto e la Terra sembra ormai prossima alla distruzione nucleare, e l’urgenza di risolvere il caso si fa sempre più pressante per Knight Hawke. Riuscirà il nostro eroe ad evitare la quarta guerra mondiale?
I Guardiani della Giustizia è una serie ben fatta, sorprendente ma sicuramente non per tutti. Alternando a recitazione con attori reali, live action, animazione e in stile videogames anni ottanta, per tutte le sette puntate della serie rimane quell’ansia, quella curiosità di sapere come si svolgerà la trama, o almeno, come ci verrà mostrata.
Distopica e originale, I Guardiani della Giustizia non manca di una critica nei confronti dell’America, e della politica in generale, rappresentata dal suo presidente che ama fare discorsi alla nazione che trasudano omofobia e una bellicosa natura insita nella popolazione statunitense, sempre pronto a dimostrare la potenza militare e ad attaccare chi non la pensa come lui, o gli Stati Uniti attraverso di lui.
Non che le altre nazioni siano rappresentate meglio. Ogni leader di ogni paese mondiale è sempre pronto a premere il famoso bottone rosso, quello che darebbe inizio ad una catastrofica guerra nucleare, indifferenti a tutte le conseguenze che questo atto potrebbe portare, con l’unico pensiero fisso a dimostrare che la propria patria è la più forte del mondo.
In I Guardiani della Giustizia non mancano nemmeno le critiche al sistema televisivo e di informazione, manipolatore di menti e in grado di diffondere qualsiasi notizia, anche se falsa, solo per indirizzare le ideologie delle popolazioni verso un unico obbiettivo, o verso un unico nemico, o a favorire l’elezione di un tiranno che si nasconde dietro la parola giustizia.
Richiami al nazi-fascismo, all’Isis, indicati come male universale senza però avere lo spirito critico di definire chi in realtà sia dalla parte del giusto, paesi che inneggiano alla pace ma che cercano ogni pretesto per scendere in guerra, criminali definiti tali dai mass media, ma che in realtà nascondono essere solo dei burattini nelle mani di qualcuno di insospettabile, una società che predica giustizia ma che si dimentica degli ultimi.
Le tecniche usate per girare i sette episodi della serie sono non originali ma comunque accattivanti. Per chi ha vissuto negli anni ’80 riconoscerà molti degli oggetti in voga a quell’epoca, primi su tutti i VHS, ma anche i videogames più famosi, come Street Fighter o Mortal Kombat, in cui ritroviamo i protagonisti della serie impegnati nelle loro azioni violente comprese le splatterose Fatality e Brutality.
Per i supereroi, ma anche per i villain, nella serie ci si è sbizzarriti a “emulare” quelli appartenenti al mondo DC e Marvel, molto più vicini a quelli rappresentati in The Boys. Non mancano infatti un Batman/ Night Hawk ormai piuttosto avanti con l’età e con problemi mentali e fisici, Marvelous Man/ Superman viene da un altro pianeta ed è in possesso di poteri incredibili ma ha sentimenti molto che più umani, The Speed/ Flash che ha la capacità di correre alla velocità della luce, un Joker/ Sorriso che si diverte ad uccidere le persone nei modi più fantasiosi.
Nessun classico supereroe è stato risparmiato in questa serie, donandoci dei personaggi molto più inclini a sentimenti e debolezze umane. Ti divertirai a riconoscere ogni supereroe Dc o Marvel nei panni, meno lucenti e perfetti, de I Guardiani della Giustizia.
Alla fine della serie, se vi aspettate della Giustizia, mi dispiace ma non ne troverete…