House of the Dragon, una guerra di successione
L’inverno è molto lontano ma, anche duecento anni prima, chi siederà sul Trono di Spade è la domanda che anima questo prequel di Game of Thrones incentrato sulle lotte intestine alla famiglia Targaryen. House of the Dragon è ispirato al romanzo Fire and Blood di George R.R. Martin, che cura personalmente l’adattamento insieme con lo showrunner Ryan Condal e il regista Miguel Sapochnik, già vincitore di un Emmy Award per la regia dell’episodio La battaglia dei Bastardi, il nono della sesta stagione di GoT.
https://youtu.be/y7LhpJ6Jv1k
Dal San Diego Comicon 2022 abbiamo potuto vedere una versione estesa del primo trailer, rilasciato da HBO e Sky quasi una settimana fa. Da questo filmato più lungo si evince che la scelta compiuta dalla produzione è stata quella di saltare tutta la parte del libro che narra le origini dei Targaryen, così come l’invasione di Westeros da parte di Aegon Targaryen il Conquistatore, per arrivare alla parte più movimentata e spettacolare della storia, la guerra di successione fra Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy, primogenita del re Viserys e Daemon Matt Smith, suo zio, meglio nota come Danza dei Draghi. Secondo i produttori vedremo ben diciassette draghi darsi battaglia nel corso dei dieci episodi della serie.
https://youtu.be/7_4Bn4fioXA
Nel trailer vengono riproposte dinamiche già note e sperimentate. Allo spettatore vengono presentati luoghi e scenografie familiari come Approdo del Re. Il fulcro della vicenda sembra poi l’impossibilità per una donna di diventare regina di Westeros, tematica già presente nella serie originale ma finita in secondo piano dopo l’ascesa al potere di Cersei Lannister, che presentava dunque la guerra civile come uno scontro fra regine.
Un ruolo di primo piano sembra svolgere la famiglia Hightower, grazie a Otto (Rhys Ifans), Primo Cavaliere del re e sua figlia Alicent (Olivia Cooke) considerata la donna più bella dei Sette Regni.