Mancano ancora otto mesi alla sua uscita ufficiale ma House of Gucci ha fatto già storcere qualche naso.
Dopo averne visto l’anteprima, Patricia Gucci si sfoga con un lungo post sul suo profilo Facebook in cui spiega come, a suo dire, la figura di suo padre, Aldo Gucci, non sia stata onorata.
La donna contesta la scelta di Al Pacino per il ruolo di suo padre, sia per la resa dal punto di vista dell’aspetto fisico sia perché l’attore porta con sé una serie di stereotipi legati ai suoi personaggi più famosi, che verrebbero quindi in qualche modo trasposti anche alla figura di Aldo Gucci:
“(…) è ritratto come un minuscolo delinquente sovrappeso, quando in realtà era alto, magro e con gli occhi azzurri. (…). Nel film, è interpretato da Al Pacino, l’attore noto per il suo ruolo ne Il Padrino come gangster e in Scarface come spacciatore, stigmatizzando generazioni di italiani e latini.”
Sempre nello stesso post, la donna critica anche la scelta di concentrare l’attenzione su suo cugino, Maurizio Gucci, e la moglie, Patrizia Reggiani (che definisce “un’assassina condannata”), in quanto il vero artefice del successo mondiale del marchio è stato suo padre.
Ma la Gucci contesta anche la scelta di aver preso come fonte per il film il libro di Sara Gay Forden La saga dei Gucci. Una storia avvincente di creatività, fascino, successo (in lingua originale House of Gucci: A sensational story of murder, madness, glamour and greed, da cui prende ispirazione anche il titolo del film), in quanto la scrittrice non ha mai davvero incontrato Aldo Gucci, che comunque
“Non è più qui per difendersi da questa apparente denigrazione”.
La Gucci spiega come anche lei abbia scritto in prima persona nel 2016 un libro sulla storia della maison di moda e sulla sua famiglia (dal titolo Gucci: la vera storia di una dinastia di successo), ma ha rifiutato più volte le offerte ricevute per trasformarlo in un film
“per paura che eventi e personaggi reali venissero distorti a scopo di lucro. La storia non dovrebbe essere rivista nell’interesse di vendere più libri e servizi di streaming.”
“Aldo Gucci non era impeccabile. (..). Aveva un carattere leggendario e governava con il pugno di ferro. La sua tenacia era pari alla sua lealtà eterna alla sua famiglia e si è guadagnato il rispetto di tutti coloro che hanno lavorato con lui, me compresa. (…). Il successo di Gucci, e del franchise Made in Italy che ha contribuito a lanciare innumerevoli marchi nel corso degli anni, è in gran parte dovuto a lui.”
A corredo del post si trovano anche sei foto originali di Aldo Gucci in compagnia, tra gli altri, di Luciano Pavarotti, Lady Diana e il Principe Carlo d’Inghilterra.
Il film, per la regia di Ridley Scott e che oltre ad Al Pacino vanta nel cast attori quali Adam Driver, Lady Gaga, Jared Leto e Jeremy Irons, uscirà negli Stati Uniti il 24 novembre di quest’anno.
Vedi anche: Tutta la verità sull’omicidio Gucci in vista del film