Hostile è il primo lungometraggio del giovanissimo Mathieu Turi, una distopia horror ambientata fra i sopravvissuti di un’epidemia.
Un’epidemia di dimensioni planetarie ha quasi fatto estinguere il genere umano. I pochi sopravvissuti devono fare i conti con la mancanza di cibo e di riparo. Juliette è una ragazza che ha imparato a cavarsela nelle più svariate situazioni ed è l’unica nel suo gruppo di sopravvissuti che ha il coraggio di andare da sola in cerca di cibo. Un giorno, ha un incidente con la sua macchina e vi rimane imprigionata anche durante la notte, quando nessuno osa avventurarsi al di fuori dei rifugi. Scoprirà che ci sono altre creature che vanno a caccia di cibo.
Presentato Festival international du film fantastique di Neuchâtel dove ha vinto il Prix de la jeunesse Denis-de-Rougemont, è il primo film di Mathieu Turi, che firma anche la sceneggiatura. Un regista appena trentunenne, che aveva avuto un discreto successo coi suoi precedenti due cortometraggi Son of Chaos e Broken .
Un’ultima osservazione, il film in originale si intitola Hostile, che si traduce comodamente in italiano semplicemente togliendo la H iniziale che, come si sa, è muta. Ma perché ci hanno lasciato la H?