Hope di Maria Sødahl
Anno di uscita 2019 ma, come tanti altri film di quell’anno, anche questo uscirà al cinema tre anni dopo.
Distribuito da Movies Inspired, se siete alla ricerca di una storia d’amore autobiografica ed emozionante, non potete perdevi Hope, il secondo film della sceneggiatrice e regista norvegese Maria Sødahl, presentato in anteprima mondiale nella sezione Discovery del 44° Festival internazionale del cinema di Toronto.
Trama
Dopo una tournée internazionale di successo con la sua compagnia di danza, Anja (Andrea Bræin Hovig) torna a casa per festeggiare il Natale con il suo compagno, e regista teatrale, Tomas (Stellan Skarsgård), i loro tre figli, insieme ai tre figli del primo matrimonio di Tomas, e suo padre.
Purtroppo, però, la vita ci riserva sempre sorprese inaspettate e, non sempre, sono positive.
Proprio il giorno della vigilia di Natale, ad Anja viene diagnosticato un tumore al cervello terminale, secondo le prime stime, inoperabile. Le viene comunicato che le rimangono solo tre mesi di vita e, a questa notizia, qualcosa in lei comincia a cambiare, soprattutto sul piano sentimentale, iniziando a mettere in discussione la sua relazione con Tomas.
La storia si svolge in soli sette giorni e non mette in evidenza la solita “crisi di mezza età” concentrandosi sul tempo che passa, sul lavoro o sui desideri repressi… bensì sulla sua relazione d’amore. Per la protagonista, questa sarà l’ultima possibilità per capire se il rapporto che ha con il compagno si basa su un sentimento vero o sull’indifferenza.
Nel breve tempo che la vita gli concede, la coppia comincia ad aprirsi l’uno con l’altra come non aveva mai fatto prima. Tutto avviene con molta delicatezza, senza pregiudizi da nessuna delle due parti. I due parlano esplicitamente, si metteranno a nudo e, forse per la prima volta, si ascolteranno davvero, senza attaccarsi o ferirsi a vicenda. Alla fine, entrambi dovranno decidere se per il loro amore c’è ancora speranza.
Hope è nato per raccontare una parte della vita personale di Sødahl. Anche a lei, come alla protagonista del suo film, era stato diagnosticato un cancro terminale e ha attraversato questo periodo molto difficile con suo marito, il regista Hans Petter Moland. Il suo approccio, in quest’opera, è crudo, commovente e sempre veritiero rispetto alla sua esperienza.
Il cast ha svolto un lavoro eccezionale con interpretazioni coinvolgenti e toccanti.
Guarda il trailer del film.
Sembra proprio che dovremo tirare fuori i fazzoletti, ma ne varrà la pena. Questo film ci ricorderà che la vita è imprevedibile. Non sai mai cosa può succedere nel tuo futuro, che sia immediato o lontano. Dovremmo imparare ad avere più consapevolezza del tempo che abbiamo a disposizione e non sprecarne neanche un istante.
E, soprattutto, una delle lezioni che questo film sicuramente ci darà è di non dare le persone e il loro amore, mai per scontati.
Abbiamo un potere solo su ciò che possiamo controllare, le persone non ne fanno parte!
Ma, a proposito di film autobiografici, sapevi che anche Steven Spielberg sta realizzando un film semiautobiografico? Trovi la notizia qui.
Curiosità su cast e produzione di Hope
La protagonista: Andrea Bræin Hovig
Ha partecipato a numerosi film e serie tv e, tra gli altri, ha ricevuto due nomination al premio nazionale del cinema Amanda per i suoi ruoli in I Belong (2012) e All the Beauty (2016).
Il protagonista: Stellan Skarsgård
Ha recitato in numerosi film e serie tv, sia nordiche che internazionali. Ha raggiunto la fama internazionale grazie al ruolo di Jan Nyman in Le onde del destino (1996). Menzioniamo inoltre alcuni suoi ruoli nei film: Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma (2006), Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo (2007) e Dune (2021) e molti altri ancora.
Regista: Maria Sødahl
Nata il 31 dicembre 1965, è una regista e sceneggiatrice norvegese. Ha realizzato diversi cortometraggi e documentari. Con il suo primo lungometraggio Limbo (2010), ha vinto il premio come miglior regista al Montreal Film Festival Nel 2010, quelli per la miglior regia e la miglior sceneggiatura ai Kanon Awards Nel 2011, e ben dieci nomination Amanda, sempre nel 2011.
Hope, il suo ultimo film, di genere autobiografico, drammatico e sentimentale, è stato selezionato come miglior lungometraggio internazionale alla 93a edizione degli Academy Awards.
Casa di Produzione: Motlys
In trentacinque anni di attività, si è affermata come una delle principali società di produzione cinematografica della Scandinavia, realizzando svariati prodotti per il mercato nazionale e internazionale.
Produttore: Thomas Robsahm
Produttore esecutivo: Yngve Sæther