Heath Ledger è indubbiamente uno degli attori più indimenticabili che abbia mai lasciato il segno nella cinematografia mondiale, la sua scomparsa ha davvero creato un vuoto incolmabile nella settima arte ed è difficile ripercorrerne la carriera in un semplice articolo, perché è molto più di una semplice biografia, di una filmografia o di una serie di pettegolezzi maligni e relazioni sentimentali, ma tenterò di rendere giustizia allo splendido essere umano che era e allo straordinario artista che è diventato.
A Pert, il 4 Aprile del 1979, da Kim Ledger e Sally Bell, nasce Heathcliff Andrew Ledger. Deve il suo nome alla passione della madre per il romanzo di Emily Brönte, Cime Tempestose e in un certo senso è proprio in tempesta che vive la sua infanzia, costantemente circondato dai litigi e dalle tensioni intercorrenti tra il padre e la madre che nel 1989 divorziano.
In Australia, Heath frequenta la Guildford Grammar School, eccellendo nello sport e rivelandosi particolarmente portato per la recitazione. Entra nella squadra di hockey dei Kalamunda Field e coltiva la passione per il palcoscenico prendendo lezioni in un piccolo teatro della città.
Il futuro fa già capolino nella sua vita, dunque Heath prende un’importante decisione e si unisce alla Globe Shakespeare Company dove migliora la sua tecnica ed approfondisce l’amore per il mondo teatrale. La recitazione richiede necessari sacrifici e allora Heath prende armi e bagagli e si trasferisce a Sydney con il suo migliore amico, Trevor.
Dopo una serie di sudati provini e tanti cocenti rifiuti, Heath ottiene qualche piccola parte in serie TV come Ship to Shore, Sweat e Roar. Ma dal momento che è sempre valida la massima del regista russo Konstantin Stanislavskij ‘Non esistono piccoli ruoli, ma solo piccoli attori‘, tanto basta a condurlo verso il mondo del cinema e nel 1997 si unisce a Blackrock, film australiano diretto da Steven Vidler e gira a Sydney la commedia indipendente dal titolo Un computer a 4 zampe.
Nel 1999 ha un ruolo da protagonista nel film Two Hands, una produzione indipendente australiana diretta da Gregor Jordan, nella quale interpreta Jimmy, lo scagnozzo di un influente malavitoso. Il nuovo millennio è l’anno della svolta per Heath Ledger che viene notato da Roland Emmerich perché reciti ne Il Patriota, al fianco di Mel Gibson e così diventa l’affascinante ribelle Gabriel Martin e da quel momento, la sua stella inizia a brillare alta nel cielo Hollywoodiano. Nel 2001 recita in Monster’s Ball – L’ombra della vita di Marc Forster e ne Il destino di un cavaliere, diretto da Brian Helgeland.
Le quattro piume, La setta dei dannati e Ned Kelly sono le pellicole nelle quali Heath recita al fianco di attori come Kate Hudson, Michael Sheen, Orlando Bloom, Geoffrey Rush e Naomi Watts, della quale si innamora perdutamente e con cui intreccia una relazione che non supererà i due anni. E’ il 2004 quando Oliver Stone provina Heath Ledger per il ruolo di Alessandro Magno nel suo kolossal: Alexander, ma Colin Farrell gli soffia la parte.
Poco male, Heath ha più tempo per prepararsi al primo di una serie di difficilissimi ruoli, per o quali perde il sonno e nei quali mette tutto se stesso, tutta la passione che ha per la settima arte: nel 2005, infatti è Ennis del Mar ne I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee. Il film lo consacra come eccelso interprete e gli regala anche la conoscenza di Jake Gyllenhaal (che diverrà il suo migliore amico) e di Michelle Williams (Jen Lindley di Dawson’s Creek) della quale si innamorerà (ma a questo penseremo dopo).
Con I segreti di Brokeback Mountain, nel 2006, Heath viene candidato ai Golden Globes, ai Bafta e agli Oscar come migliore attore e subito dopo, l’inarrestabile attore recita da protagonista in Casanova di Lasse Hallström, I fratelli Grimm e l’incantevole strega di Terry Gilliam accanto a Matt Damon e Monica Bellucci, in Lord of Dogtown di Catherine Hardwicke e in Paradiso + Inferno (titolo originale: Candy) in cui interpreta un tossicodipendente alle prese con una distruttiva e sofferta storia d’amore.
Una delle pellicole meno note e altamente importante in cui Heath ha recitato è: Io non sono qui di Todd Haynes, un film biografico su Bob Dylan, che vanta la presenza nel cast di Christian Bale, Richard Gere, Cate Blanchett e Michelle Williams. Io non sono qui, nel 2007, il film vince il Leone d’argento e la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia.
E’ il 2007 quando Christopher Nolan lo sceglie per vestire i panni del sofferente e anarchico criminale che tormenta Gotham City: il Joker ne Il Cavaliere Oscuro. Il suo Joker resterà nella storia come uno dei personaggi meglio riusciti in assoluto, irriverente, provocatorio, delirante, violento e spietato e questa interpretazione, il 22 febbraio del 2009, gli varrà un Oscar postumo, accettato dai suoi genitori e dalla sorella.
L’addio a Heath Ledger
Il 22 Gennaio 2008, a soli 28 anni, bello e dannato, Heath ci lascia improvvisamente e quello stesso anno, Daniel Day-Lewis, dal palcoscenico del Kodak Theatre, gli dedica il premio come Migliore Attore protagonista vinto per Il Petroliere.
Nel 2017, è stato realizzato uno splendido documentario (I am Heath Ledger) che ripercorre la vita di Heath e contiene diverse scene girate dall’attore stesso che amava riprendere, con una videocamera dalla quale raramente si separava, tutto il mondo che lo circondava e se stesso al suo interno.
Heath e l’amore:
Heath è sempre stato conscio del suo fascino e si è sempre accompagnato a bellissime donne, tra colleghe e modelle. Dopo una relazione con Lisa Zane (sorella di Billy Zane, il cattivone di Titanic ndr), con Heather Graham ed una convivenza con Naomi Watts, gli vengono attribuiti flirt con Helena Christensen, Lindsay Lohan e Gemma Ward. Per tre anni, fino al 2007, convive con una donna che gli ruba il cuore per la sua semplicità e per la sua modestia: Michelle Williams.
Dal loro amore nasce Matilda Rose Ledger il cui padrino, neanche a dirlo è Jake Gyllenhaal, si perché Heath Ledger ha sempre amato senza riserve e si è sempre fatto amare allo stesso modo, ed è per questo che anche anni dopo la sua scomparsa, i suoi storici amici (Busy Phillips, Johnny Depp, Colin Farrell, Jude Law) continuano a gravitare nella vita di Michelle e Matilda Rose cercando di supportarle e di proteggerle dall’eccessiva invadenza dei paparazzi.
Heath era un padre molto presente, pronto a mettere in pausa la propria carriera per godersi appieno la paternità, innamorato della vita e di tutto quello che avrebbe avuto in serbo per lui. Ha dichiarato recentemente Michelle Williams: ‘Parlo continuamente a Matilda di suo padre, anche adesso che è un’adolescente, le dico sempre “Tuo padre mi amava quando nessuno pensava avessi talento, fossi carina o avessi bei vestiti” e la lascio essere libera, deve imparare a credere nell’amore‘.
Ti ho già parlato della morte di Heath Ledger in un articolo dedicato e non ci tornerò sopra adesso, perché è la sua vita che voglio celebrare, l’eredità artistica e sentimentale che ha lasciato. La presidente di Australians in Film, un’associazione di cui Ledger era un entusiasta rappresentante, ha istituito in suo onore una borsa di studio per i giovani australiani che vogliono dedicarsi alla recitazione.
E, ancora, quale esempio migliore se non la meravigliosa solidarietà dimostrata in suo onore a Terry Gilliam, all’indomani del blocco delle riprese del film Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo, di cui Heath era protagonista! Forse non sapete che, dopo la scomparsa dell’attore, tutti i finanziatori del progetto di Gilliam si ritirarono costringendolo, di fatto, a fermare la produzione del film.
Abbiamo rischiato che le ultime scene girate da Heath Ledger non vedessero mai la luce della sala, ma Johnny Depp è corso in soccorso del regista con un paio di amici davvero speciali (Jude Law e Colin Farrell) e, rielaborando insieme la sceneggiatura, i tre si sono offerti di recitare nel film gratuitamente! Per altro, una volta riottenuta la fiducia dei finanziatori, gli attori hanno donato il loro compenso alla piccola Matilda Rose. Un omaggio che Heath avrebbe certamente apprezzato.
L’amore che genera amore.