Ogni volta che ci confrontiamo con gli anni Novanta ci voltiamo indietro come se guardassimo a un periodo che non ci appartiene, scomparso dalla memoria e presente ormai soltanto nei libri di scuola. Per evitare che tutto finisca nel dimenticatoio, le serie TV su tangentopoli 1992, 1993 e l’ultimo capitolo 1994 ci hanno restituito ciò che accadde, seppur con personaggi a metà tra fantasia e realtà. Ora il regista Giovanni Amelio ci introdurrà nel privato del più controverso personaggio politico della prima repubblica, Bettino Craxi. Il segretario del partito socialista italiano, nonché presidente del consiglio dal 1983 al 1987, viene messo alle corde dalla magistratura italiana e viene indagato sia per illecito finanziamento a favore del proprio partito che per corruzione. L’unica soluzione che avrà, non per sua scelta ma della famiglia, è quella di fuggire dall’Italia per rifugiarsi in Tunisia. Il film, basato su testimonianze reali, è sostanzialmente un thriller. Il regista (già autore di pellicole come Il ladro di bambini, Cosìridevano) ci pone davanti gli ultimi sei mesi di vita di Craxi, alla fine del XX° secolo, ormai malato grave, accudito amorevolmente dalla figlia, la stessa Stefania che creerà nel 2000 la Fondazione Craxi.
Tra l’ascesa in politica e la fuga ad Hammamet, fa capolino un misterioso ragazzo, che cercherà di entrare nella vita di quell’uomo che riuscì a tirare i fili dell’economia e della società italiana per distruggerlo. Questo è ciò che vedremo nel film e forse capiremo meglio cosa è accaduto.
Il cast
La cosa strabiliante è la capacità di trasformazione, merito anche di chi sta dietro al make-up, dell’attore che interpreta Bettino Craxi, Pierfrancesco Favino. L’attore riesce ad impersonare il segretario socialista in maniera strabiliante, anche nei movimenti propri del politicoo. Al fianco di Favino ci saranno Claudia Gerini, Livia Rossi, Luca Filippi, Silvia Cohen, Omero Antonutti, Renato Carpentieri, Giuseppe Cederna. Il film arriverà nelle sale il 9 gennaio 2020 esattamente dieci giorni dal ventennale dalla morte della persona che ha costruito sì l’Italia, lasciando però un amaro in bocca di cui ancora si percepisce l’intensità di tanto in tanto. La produzione è di Pepito Produzioni e RAI Cinema. La scenografia è diretta dallo stesso Gianni Amelio ed Alberto Taraglio.