John Fitzgerald Kennedy una volta disse:
“La parola crisi, scritta in cinese, è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità.”
Si può dire che Green Storytellers nasca proprio da questo stesso concetto. E’ il 2020 quando Marco Cortesi e Mara Moschini, scrittori, attori e registi teatrali, si ritrovano (come tutti i professionisti di buona parte del comparto artistico) involontariamente costretti ai box. Gli spettacoli in cartellone saltano uno dopo l’altro, e i piani fatti per la stagione sfumano.
Impossibile non fermarsi a riflettere sul tema della pandemia e su cosa l’abbia scatenata; altrettanto impossibile non rendersi conto di come il comune denominatore degli eventi che stanno accadendo sia il modo in cui l’uomo sfrutta il pianeta. Nasce così per i due l’idea di condurre quello che definiscono
“un avventuroso viaggio ad impatto zero (…) alla scoperta delle storie vere di coloro che con creatività, coraggio e inventiva hanno scelto di impegnarsi in prima persona per un futuro migliore, più sostenibile e solidale in una nuova consapevolezza nata dall’emergenza Covid”.
Ma tra l’idea di un prodotto e la sua creazione si passa per un mare di competenze e professionalità necessarie. E così Marco e Mara hanno deciso di mettere a frutto il tempo che si sono, inaspettatamente, trovati per le mani: grazie a tutorial su Youtube e all’aiuto di qualche esperto del settore i due hanno imparato da zero tutto ciò di cui avevano bisogno per occuparsi anche della creazione pratica del progetto, dall’editing del video al pilotare un drone per le riprese.
Ora mancavano solo i fondi, ma anche in questo caso la coppia non si è data per vinta: con una campagna di crowdfunding sul sito Produzioni dal basso sono riusciti ad ottenere la metà del budget di cui avevano bisogno; a completare la quota ci ha pensato Infinity, la piattaforma di streaming di casa Mediaset che col programma Infinity Lab ha già cofinanziato altri diciannove progetti di film maker indipendenti.
Green Storytellers: i temi della prima stagione
Vede così finalmente la luce la prima stagione di Green Storytellers che, in otto episodi da venti minuti ciascuno, racconta storie come quella dell’associazione
Il successo della prima stagione di questa docu – serie ha portato naturalmente alla decisione di girarne una seconda, partendo sempre dalla stessa modalità di cofinanziamento tra crowdfunding e Infinity Lab: la campagna è aperta e procede già a grandi passi.
Non è la prima volta che il duo Cortesi – Moschini dedica il proprio lavoro a temi di rilevanza sociale: ad esempio sono stati co autori e interpreti di un film, tratto dal loro omonimo spettacolo teatrale e ora disponibile su Prime Video, dal titolo Rwanda (per la regia di Riccardo Salvetti) sul genocidio ruandese.
Vedi anche: Hotel Rwanda, il film testimonianza sul genocidio in Rwanda
Green Storytellers è, a suo modo, un primo passo verso il vero cambiamento attraverso la promozione di modelli virtuosi di stili di vita e di business sostenibili, a dimostrazione del fatto che ognuno di noi può, con un po’ d’impegno, fare davvero la differenza e far sì che da un momento di crisi nasca una nuova opportunità.