Non solo attore. George Clooney vanta altrettante potenzialità, per esempio capacità imprenditoriali – o forse l’uso della propria immagine. Non è il primo e non sarà l’ultimo che si lancia in redditizie attività, oltre alla recitazione. Tanti suoi colleghi dominano il mercato nei settori più disparati – il beauty va per la maggiore, senza contare il fatturato stellare che si produce ogni anno.

Dunque, il mitico Daniel ‘Danny’ Ocean poteva essere da meno? Naturalmente no, seguendo il trend degli ultimi anni. Ma un dettaglio lo ha incastrato. Indipendentemente dalle dinamiche del misfatto, ora i fan lo guardano in modo diverso, non riconoscendo più nel suo sguardo l’amato beniamino di un tempo. George Clooney è cambiato e sarà difficile tornare indietro.
George Clooney, il suo lato oscuro: la giustizia lo richiama all’ordine
Anni di onorata carriera andati in fumo. L’ultima apparizione in teatro e sipario. Infatti il divo statunitense è sparito, senza dichiarare alcunché. Probabilmente tra le braccia consolatorie di sua moglie Amal Alamuddin benché quest’ultima abbia il diritto di manifestare il proprio disappunto essendo paladina della giustizia. A questo punto, bussare agli amici resta l’unica soluzione.
In questi termini George Clooney parrebbe il criminale più ricercato d’America. Fortunatamente l’intensità del fatto è più ridotto anche se ugualmente grave – non si conosce il suo reale contributo alla effettiva realizzazione dell’evento ma, ad ogni modo, preferire il silenzio lo ha posto in cattiva luce. Si proceda con ordine. Intanto, Casamigos, ti dice qualcosa? Famoso brand di tequila.
L’attore è un grande appassionato di alcolici. Dunque ha trasformato la sua passione in un marchio che possa coniugare qualità, trasparenza e autenticità – tre valori che si ricercano ovunque. Nel 2013 Casamigos diventa realtà grazie anche a Rande Gerber (marito della top model Cindy Crawford ndr) e Michael Meldman, uomini d’affari. Nata per gioco e divenuta la distilleria più in voga in USA.
Dal nulla al successo in breve tempo, il pubblico ha apprezzato. Nel 2017 venduta per 1 miliardo di dollari al colosso Diageo, leader mondiale di superalcolici. Ebbene, adesso, tutti sotto accusa da quegli stessi consumatori che, fino a ieri, li idolatravano. Il capo d’imputazione è il seguente: pubblicità ingannevole. Vacilla così l’impero del pregiato liquido, lasciando spazio alla verità.
Si sostiene che le bottiglie di George Clooney vendute come ‘100% agave blu‘ – coltivata prevalentemente a Jalisco, Messico – in realtà contengano alcol proveniente da fonti diverse. Violate, così, le normative americane e messicane che, per questo caso e altri analoghi, prevedono la dicitura ‘mixto’ quindi prodotto misto. Si è mentito sul contenuto dell’etichetta, in poche parole.
Sarà stato meno lussuoso ed esclusivo, più economico – magari i veri intenditori si sarebbero strappati i capelli quali amanti della tequila purissima – quantomeno onesto. Diageo parte all’attacco: “Accuse false e infondate” difendendo le ‘sue’ creature e ribadendo che non c’è stato nessun imbroglio. Nel frattempo aleggia richiesta di un maxi risarcimento da parte dei consumatori traditi.