George Clooney chiede di boicottare una catena di hotel di proprietà di Hassanal Bolkiah, sultano del minuscolo stato del Brunei, che ha promulgato una legge che prevede la lapidazione per omosessuali e adulteri
“Sia chiaro che ogni volta che soggiorniamo, ci riuniamo o mangiamo in uno qualsiasi di questi nove hotel, stiamo dando soldi direttamente a coloro che hanno scelto di lapidare o frustare fino alla morte i loro stessi cittadini perché sono gay o accusati di adulterio. Dobbiamo aiutare a pagare queste violazioni dei diritti umani? Dobbiamo davvero aiutare a finanziare l’omicidio di cittadini innocenti? Con gli anni ho capito che non si può far vergognare un regime assassino, ma si può far vergognare le banche, i finanziatori e le istituzioni che fanno affari con loro e scelgono di voltarsi dall’altra parte”. Questo è quanto ha scritto George Clooney in un inserto apparso su Deadline.
Siccome appoggiamo l’iniziativa di Clooney, diamo l’elenco completo dei nove hotel di proprietà del sultano Hassanal, tante volte a qualcuno dei nostri lettori capiti di viaggiare e scegliere l’hotel sbagliato. Si tratta di: The Dorchester e 45 Park Lane a Londres, Coworth Park a Ascot, nel Regno Unito; il Beverly Hills e il Bel-Air a Los Ángeles, Le Meurice e il Plaza Athenee a Parigi, l’Eden a Roma e il Principe di Savoia a Milano.
Lo Stato del Borneo, grande pressapoco quanto la provincia di Bari, dall’ironico nome completo di Nagara Brunei Darussalam, ovvero “dimora della pace”, ha vissuto serenamente fino al sultanato di Hassanal, che ha trasformato la tradizionale monarchia costituzionale in una monarchia religiosa assoluta, introducendo addirittura pene corporali di vario genere, fino alla morte per lapidazione.
Le considerazioni di Clooney sono tristi ma, purtroppo, vere. Quello che conta, ormai, in un contesto economico di capitalismo imperante e generale, non sono certo i diritti umani o la ricerca della felicità degli uomini, ma unicamente i soldi, quindi il solo modo per far sentire il peso della riprovazione contro individui del genere del sultano del Brunei, vista anche la totale assenza di riferimenti politici che si oppongano a questo stato di cose, è quello di rovinarli economicamente, perché solo i soldi li rendono potenti. Il boicottaggio economico è diventata forse l’arma più potente per opporsi ai soprusi, per cui vogliamo esprimere a George Clooney la nostra ammirazione e il nostro sostegno.