Game of Thrones è finita da più di un mese ma ancora continua a far parlare di sé. Di recente gli addetti al VFX hanno voluto lasciare qualche dichiarazione sul loro lavoro nell’ottava e ultima stagione della serie
Gli effetti speciali in questi ultimi episodi di Game of Thrones non sono di certo mancati, basti pensare ad episodi come La lunga notte e Gli ultimi Stark per poter capire l’uso massiccio che ne è stato fatto.
Durante una chiacchierata in esclusiva per Digital Spy, il Supervisore del VFX Martin Hill parla del lavoro che è stato necessario per mettere insieme alcuni degli avvenimenti più strabilianti, a livello visivo, di tutta la saga marchiata HBO.
Il VFX sembra essere realizzato dalla stessa compagnia che si è occupata, in passato, degli effetti visivi di alcuni film a te sicuramente noti: dal Signore degli Anelli ad Avengers: Endgame fino ad Avatar e molto altro ancora. La Weta Digital ha quindi contribuito alla costruzione delle battaglie in larga scala con annessi draghi di cui hai potuto godere in questi ultimi sei episodi.
La battaglia di Winterfell
Questa puntata, come ben saprai, è stata in assoluto la più impegnativa per essere girata ma non solo. Le riprese sono state fatte in ben 11 settimane e un motivo c’è; è la notte del fatidico scontro fra le forze di Winterfell e White Walkers, La lunga notte per l’appunto. Così come sono servite decine di attori e artisti come comparse, anche gli effetti speciali non sono stati da meno dovendo ricreare ben 30.000 non morti e altre migliaia di Dothraki digitalmente.
“Weta ha molta esperienza nell’usare Massive per scene con una complessa e numerosa folla, utilizzando anche dei registratori per seguire i movimenti degli attori e dei grandi tapis roulant veterinari per catturare cicli di esecuzione per cavalli”, spiega Hill,“Per i Dothraki e i loro cavalli, abbiamo creato delle scene completamente in CG che si potessero però fondere con la parte di live action.”
Una delle sequenze che sicuramente ricorderai è quella in cui Melisandre dona il fuoco alle lame dei Dothraki e quando poco dopo, appena si scontrano con i non-morti, le vediamo spegnersi a una a una.
“Per quanto riguarda il fuoco, lo abbiamo realizzato sempre grazie a Massive e al nostro team di VFX.”, continua Hill, “Quando poi le luci, in lontananza, cominciavano a spegnersi mentre i Dothraki veniva decimati, abbiamo continuato la simulazione in Massive, anche se potevi vedere soltanto le luci delle spade, il tutto per mantenere il movimento e la caduta dei cavalli il più reale possibile. Puoi vedere alcuni dei fuochi cadere e uscire mentre i cavalieri sono buttati giù dai loro cavalli. “
Ma una delle più grandi sfide che hanno dovuto affrontare quelli della Weta è stata sicuramente la scena dove i non morti scalano le mura di Winterfell.
“Abbiamo anche qui catturato il movimento degli artisti che salivano su un muro a 45 gradi e li abbiamo aggiunti alla nostra biblioteca”, dice Hill, “Per le strutture a torre di non morti, gli artisti di Massive hanno usato un comportamento simile a quello di un’armata, quindi i non morti che si stanno arrampicando sono diventati la struttura portante per quelli in cima”
“Abbiamo anche utilizzato il simulatore fisico di ragdoll all’interno di Massive, per quando i draghi danno fuoco alle folle di non morti lanciandoli in aria e naturalmente anche quando quest’ultimi hanno creato delle torri non umane contro Winterfell”.
Gli ultimi Stark – La morte di Rhaegal
https://www.youtube.com/watch?v=DVcMJ7rM1UU
Ne Gli ultimi Stark abbiamo assistito alla perdita per Daenerys di un altro dei suoi draghi dopo una serie di perdite devastanti. La morte di Rhaegal non è stata di certo meno cruenta: colpito dagli scudi da scorpione della flotta di Euron Greyjoy, il drago è stato colpito per ben tre volte (una al petto, un’altra alla sua ala e la terza al collo).
Colpito a morte, Rhaegal precipita in un fiume di sangue sul mare che pochi minuti prima dominava.
“Questa è stata probabilmente la scena che ho preferito tra tutte quelle che abbiamo fatto è decisamente scioccante. Originariamente dovevano essere tre colpi separati, ma quando abbiamo rivisto le prime animazioni con il supervisore degli effetti visivi Stefen Fangmeier, abbiamo pensato che avremmo potuto ottenere un impatto maggiore combinandole in un’unica, ampia, aggraziata, orbita unendosi poi, grazie al movimento della telecamera, allo sguardo di Dany, quando vede il suo amato drago inabissarsi nell’acqua.”
“Avevamo bisogno di fare differenziare la sua morte da quella di Drogon ( colpito a morte nella settima stagione), volendo che fosse chiaro che Rhaegal non sarebbe più ritornato, è per questo che il colpo del dardo è così forte, e perché lo vediamo inerte schiantarsi contro l’acqua.”