Tanti sono i personaggi che animano e hanno animato il cinema dalla sua nascita ad oggi. Tra protagonisti duri e ribelli, eroine tormentate e coraggiose, e personaggi di carta, non possiamo dimenticare quanto siano stati importanti gli animali nel mondo del cinema e quanti di loro sono diventati famosi nel mondo. Furia, Lassie, ma anche il leone della Mayer e Rin Tin Tin, i nostri coinquilini sul pianeta si sono ritagliati fette di fan grazie alle loro emozionanti avventure sul grande e piccolo schermo, vediamone alcuni.
Leo il leone
La prima mascotte animale nel mondo del cinema, il ruggito di Leo il leone ha reso famosi i film della Metro-Goldwin-Mayer fin dal 1916, anno della fondazione della società, che decise di usare il felide per omaggiare la Columbia University, le cui squadre di atletica sono chiamati I Leoni e il cui inno Roar lion roar avrebbe invece ispirato il ruggito. Il primo animale utilizzato (1924-1928) si chiamava Slats o Cairbre, nato nello zoo di Dublino a marzo del 1919 il quale però, non ruggiva ma si limitava a girare la testa da una parte all’altra; Slats morì nel 36 e la sua pelle è esposta al McPherson Museum (Kansas).
Nato nel 1918 e trasportato dal Sudan, il secondo leone utilizzato dalla MGM (1929-1956) si chiamava Jackie e fu il primo a ruggire. Furono necessarie tre registrazioni e la sua voce fu utilizzata per la prima volta per il film Ombre Bianche. Con l’avvento del colore, MGM provò a creare delle strisce nel 28 con protagonisti due leoni: Telly, utilizzato per tutti i film a colori usciti dal 28 al 32, e Coffee, impiegato dal 32 al 35 soprattutto per i corti Happy Harmonies.
Con il Technicolor, dal 34 al 56 arriva Tanner, il terzo leone più longevo della MGM e venne usato per registrare ruggiti che poi venivano utilizzati nelle diverse produzioni. Il sesto leone (1956-1959) si chiamava George, mentre l’ultimo ad essere utilizzato per il logo è Leo, nato anch’esso nello zoo di Dublino, inizia la sua carriera quando la criniera non è ancora adulta infatti appare molto più contenuta. Leo è apparso anche in molti film, tra cui Il Re dei Re (1961), Due ragazzi e un leone (1972) e tanti altri.
Furia cavallo del west che beve solo caffè per mantenere il suo pelo più nero che c’è
Quando si parla di animali, non si può non parlare dello splendido cavallo nero Furia protagonista della serie omonima molto in voga negli anni dal 55 al 60 (da noi arrivò nel 1966). Protagonista uno splendido esemplare di morello chiamato nella realtà Highland Dale, soprannominato Beauty di proprietà dell’addestratore di Hollywood Ralph McCutcheon che lo scoprì nel 44 quando aveva 18 mesi, catturato da Jim che, però, non riesce a domare. Solo il piccolo figlioletto adottivo Joey riesce ad instaurare un rapporto con il cavallo, con il quale vivrà tantissime avventure in cui l’equino molto spesso sarà il risolutore della situazione.
Grazie al suo addestratore e al suo approccio, Furia sapeva fare il morto, nitrire a comando, sciogliere nodi, camminare zoppo, colpire bersagli e aprire le porte. Le abilità sviluppate dal cavallo gli permisero di partecipare al film Il Gigante con Elisabeth Taylor, James Dean e Rock Hudson in cui la scena dove bestia zoppica mentre rientra nella stalla e nitrisce dolcemente, lo consacra come la più grande star tra i cavalli e porta la sua assicurazione alla cifra di 250 milioni di dollari. Trattato come un vip, Furia/ Highland Dale fu protagonista di molti articoli giornalistici, e visse i suoi trent’anni (morì nel 1973) nel ranch Van Nuys in California fruttando al suo proprietario circa mezzo milione di dollari.
Lassie torna a casa
Protagonista di un libro di successo e di parecchie pellicole, cartoni animati e tanto altro, lo splendido esemplare femmina di Rough Collie Lassie ha conquistato i cuori dei piccoli fin dal 1940, anno di pubblicazione di Torna a casa Lassie! di Eric Knight, tanto che in Italia per lungo tempo si è identificata questa razza di cane con il nome di Lassie. La storia racconta di una povera famiglia che è costretta a vendere il suo cane ad un uomo che vive in Scozia, ma il figlio soffre molto per questa separazione così come la sua controparte canina che intraprenderà un emozionante viaggio per ritrovare il suo padroncino.
Il primo film omonimo, interpretato da Elisabeth Taylor, del 1943 ottenne un grandissimo successo, fattore che spinse MGM a produrre diversi film con il cane protagonista. Nel 1954 arriva invece la fortunata serie televisiva che andò avanti fino al 73, poi ripresa negli anni 80 e 90. Il cane che interpretò Lassie in tutti i film dal 43 al 51 si chiamava Pal ed era un maschio di proprietà dell’addestratore Rudd Weatherwax, che acquisì il nome Lassie dalla MGM apparendo in vari spettacoli in tutti gli Stati Uniti.
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Weatherwax portò il cane a fare il provino per Torna a casa Lassie!, ma fu scartato per via del sesso ma fu tenuto come cane stunt. Durante una scena in cui, approfittando di un’inondazione che aveva colpito San Joaquin dove stavano girando, il cane doveva gettarsi tra le onde ma la protagonista principale si rifiutò di farlo così toccò a Pal, che dimostrò una tale abilità da far lacrimare gli occhi al regista. Questo talento, garantì al cane il ruolo principale in tutte le sei pellicole successive. Pal si ritira dalle scene e muore nel 1958 a 18 anni, lasciando però al mondo del cinema parecchi eredi che hanno portato avanti la tradizione di famiglia interpretando Lassie nelle varie produzioni.
Rin Tin Tin
Negli anni 20 e 30 era molto famoso Rin Tin Tin, o Rinty, protagonista di molti film americani, un pastore tedesco nato il 10 agosto del 1918 trovato con la sorellina Nanette da Lee Duncan, un soldato statunitense, in Lorena poco prima della fine della Prima Guerra Mondiale e che porta negli Stati Uniti. Duncan insegna al cane alcuni piccoli giochi e viene notato dal produttore Daryl F. Zanuck che lo vuole come protagonista di alcuni film, il primo nel 1923 Where the North begins con Claire Adams.
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Rin Tin Tin muore nel 1932, ma il suo posto sullo schermo è preso dai suoi eredi anche se con minor successo, ed è diventato celebre il memorabilia di Jannettia Propps Brodsgaar in Texas, la quale aveva acquistato diversi eredi di Rin Tin Tin da Duncan, continuando a mantenere la linea di sangue, lavoro portato avanti dalla nipote tutt’oggi.
Strongheart e Jean
Jean the dog o Jean the Vitagraph dog è la prima star canina del mondo del cinema, border collie di proprietà del regista Laurence Trimble che la portò con sé su un set della Vitagraph proprio quando gli studios stavano cercando un cane per alcuni cortometraggi, di cui la cagnolina diventò la protagonista. Dopo aver lasciato gli States e la Vitagraph nel 13, Jean e Laurence si recano in Inghilterra dove viene fondata la Turner Film Ltd che, però, fallisce a causa dell’inizio della guerra. Jean muore nel 1916 all’età approssimativa di 16 anni.
Splendido esemplare di pastore tedesco chiamato Strongheart (vero nome von Etzel Oeringen), che deve parte della sua notorietà a Rin Tin Tin, è il protagonista di 6 film dal 1921, The silent call di Laurence Trimble, al 1927 The return of Boston Blackie di Harry O. Hoyt, l’unico film esistente con Strongheart. Il cane fu trovato dai due registi Laurence Trimble e la moglie Jane Murfin in Germania e portato negli States, dopo aver lavorato con successo con la border collie Jean nella loro serie omonima, e lo resero protagonista delle loro pellicole purtroppo perdute.
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Sposato con Lady Jule, la discendenza di Strongheart sopravvive ancora oggi e il suo ricordo vive anche sulla Walk of Fame, ma durante la sua vita fu accusato ingiustamente di aver morso una bambina, e rimase vittima di un incidente sul set nel 29: un riflettore lo ustionò e le lesioni si trasformarono in un tumore del quale morì.
Rocket, geneticamente modificato per essere amato
In questo articolo che parla di animali, non poteva mancare Rocket, il celebre procione geneticamente modificato tra i protagonisti de I Guardiani della Galassia. Nel primo episodio della saga Rocket e Groot sono due cacciatori di taglie che incrociano i loro destini con Starlord, Gamora e Drax, ma del passato del piccolo animaletto sappiamo poco, conosciamo solo il suo lato irascibile e ribelle. Ma poi, nel 2023 esce il terzo capitolo della saga e il passato del personaggio viene approfondito, riuscendo a raccontare una storia che ci ha stretto il cuore.
Gravemente ferito, Rocket non può essere curato a causa di un dispositivo kill switch, così gli amici lo portano alla Orgocorp, che ha costruito il meccanismo, per fargli trovare un modo per disattivarlo. E così, scopriamo che Rocket è stato creato dall‘Alto Evoluzionario, ossessionato dal generare l’essere perfetto, il quale ha compiuto diversi orribili esperimenti sugli animali trattati come cavie. Quando nel passato Rocket era riuscito a fuggire, aiutato dalle altre bestie, aveva dovuto prima assistere all’omicidio degli amici di cella, al quale aveva risposto strappando la faccia all’Alto Evoluzionario, che lo vuole per studiare il suo cervello, prima di darsi alla macchia.
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Con tanti film strappalacrime legati al mondo animale, tra cui Io e Marley, o Hachico, Qua la zampa, questo momento della vita di Rocket ci ha stretto il cuore quanto la terribile morte di Artax ne La Storia Infinita, forse più dell’assassinio della mamma di Bambi, riuscendo a trasferirci una grande emozione per un’ingiustizia, quella degli esperimenti sugli animali che, nel 2025, dovrebbe e potrebbe essere sostituita con tante altre possibilità che fortunatamente la tecnologia ci concede. Avere pelle più liscia o un trucco più brillante, capelli setosi e unghie forti, non credo valga la vita di un animale, pensiamoci!
C’è un animale nel mondo del cinema di cui vorresti saperne di più? Dimmelo nei commenti!