Quattro Matrimoni e un Funerale: un classico intramontabile diretto da Mike Newell e scritto dal grande Richard Curtis, vero e proprio pilastro della british comedy, soprattutto se pensiamo ad altri grandi film da lui scritti e/o diretti: Notting Hill, Il Diario di Bridget Jones (clicca qui per acquistare i dvd della trilogia) e il più recente Yesterday.
Come ti avevamo già preannunciato, dal film cult Quattro Matrimoni e un Funerale è stata tratta l’omonima serie tv, Four Weddings and a Funeral, ideata da Matt Warburton e Mindy Kaling (la Kelly Kapoor di The Office). Da fan sfegatata di Richard Curtis ho da subito atteso con grande curiosità l’uscita della serie tv, disponibile sulla piattaforma Starz Play. Ma c’è da dire questo: Four Weddings and a Funeral ha poco da spartire con il film originale del 1994. Andiamo a vedere perché!
Four Weddings and a Funeral: la recensione
https://www.youtube.com/watch?v=2xS4p5-mh9I
Ambientata nella nostra amata Londra, Four Weddings and a Funeral ha come protagonisti un gruppo di 4 amici, Duffy, Ainsley, Greg e Maya, che si riuniscono in occasione del trentesimo compleanno di Ainsley. Giunta dall’America, Maya fa la conoscenza di un enigmatico e affascinante ragazzo, Kash, per il quale prova subito un’attrazione. Ma non tutto va come ci si aspetterebbe: poco dopo, infatti, Maya scopre che il ragazzo con cui ha flirtato è il fidanzato della sua migliore amica, Ainsley. Tutte le speranze finiscono quando, di lì a poco, viene annunciato il fidanzamento ufficiale tra Kash e Ainsley. Ma il giorno delle nozze qualcosa va storto: Kash, travolto da una sorta di epifania, capisce di non essere realmente innamorato di Ainsley, che viene lasciata sull’altare. Vi ricorda qualcosa?
Da qui in poi inizieranno una serie di equivoci, rivelazioni, scandali politici e nuovi amori, che ci accompagneranno fino all’episodio finale, in cui tutti i nodi verranno al pettine e si giungerà al tanto amato – e in questo caso fin troppo banale – lieto fine.
Di Quattro Matrimoni e un Funerale la serie ha solamente la struttura narrativa dei 4 matrimoni e, per lo appunto, un funerale, un aspetto che può avere sia risvolti negativi che positivi. Negativi, per chi si aspettava un sequel della serie e positivi per chi sperava di vedere qualcosa di diverso dal film originale. Fatto sta che l’elemento narrativo dei 4 matrimoni in una miniserie di soli 10 episodi stona completamente: lo spettatore non fa in tempo ad approcciarsi ai personaggi che subito viene catapultato in una nuova relazione e conseguente matrimonio, tutto in un continuo sbalzo temporale che disorienta ma che soprattutto rende decisamente poco realistico tutta la narrazione. Per non parlare dei personaggi, che a loro volta sono “costretti” ad affrettare i tempi e ad adeguarsi alla scansione temporale degli eventi, senza che ci sia modo di approfondire le loro storie e personalità.
Insomma, di certo non ci troviamo davanti a una serie tv profonda che porta in scena dettagliati ritratti psicologici. Potrebbe essere piuttosto considerato come una sorta di palliativo per gli amanti della british comedy e di Richard Curtis, ma niente di più: è una serie tv da guardare senza grandi pretese, adatta a chi cerca un qualcosa di leggero e di godibile.