C’è stato un momento, poco prima di Following, in cui Christopher Nolan era un regista senza esperienza e senza soldi, costretto a girare film in economia, nei weekend, una sequenza alla volta, dentro gli appartamenti degli interpreti o per le strade di Londra (perché era anche un regista inglese e non ancora americanizzato dal passaggio a Hollywood) senza chiedere autorizzazioni.
Il momento in realtà è durato poco perché il film disponibile in streaming su Mymovies One è la sua opera prima, scritta, diretta e montata nel 1998 e già allora prodotta dall’inseparabile moglie Emma Thomas. Nolan si fece così conoscere nel giro dei festival internazionali e indipendenti (a Rotterdam e a Slamdance, molto influente in quegli anni nel promuovere opere indie e semi-sperimentali) e dal lavoro successivo, il noir di grande successo Memento, le cose cambiarono.
Cos’è Following?
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Visto che oggi in molti sanno riconoscere diversi elementi dell’universo di Nolan, si può affermare che Following è già pienamente un film che porta la sua firma: un thriller psicologico in cui un giovane aspirante scrittore decide di seguire alcune persone per trovare l’ispirazione e finisce per farsi coinvolgere da un ladro di appartamenti, tra effrazioni e piccoli, grandi sconvolgimenti delle esistenze dei loro proprietari.
In Following, inoltre, anche lo stile punta a travolgere lo spettatore e a coinvolgerlo in un’esperienza stordente e di non facile comprensione, per quanto già qui (e sempre di più nei grandi film successivi) non mancano i momenti in cui i personaggi stessi spiegano (ad e allo spettatore) lo sviluppo della trama.
In linea con la produzione del giovane cinema d’autore dell’epoca, Nolan gira in bianco e nero, con camera a mano in 16mm, entra di prepotenza negli spazi che filma, pedina i personaggi a stretto contatto, monta le sequenze con ritmo frenetico…
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La futura grandezza di Nolan come autore celebrato e fin troppo sicuro di sé si percepisce però nella capacità di rifarsi a dei modelli noti e al tempo stesso di muoversi già per la sua strada, ambizioso ed eccessivo, massimalista e magniloquente (almeno nello stile, non ancora nella produzione), amante dei generi e della loro scomposizione (qui il thriller, più avanti poi toccherà al noir, al melodramma, alla fantascienza, ai cinecomic, al film di guerra…), indipendente nell’ispirazione e mainstream nella forma, sempre un po’ derivativa ma riformulata in modo originale.
Following è dunque l’inizio di un percorso e al tempo stesso un lavoro che contiene tutto ciò che verrà dopo, come se Nolan e Emma Thomas (ai quali da lì a poco si aggiungerà il fratello del regista, Jonathan, autore del racconto da cui sarà tratto Memento e diverse volte co-sceneggiatore) sapessero già a fine anni ’90 dove sarebbero finiti nei decenni successivi. Giusto per intendersi, a un certo punto attaccato alla porta c’è un adesivo di Batman…