“Le piccole cose Jimmy, sono quelle che ti distruggono. Sono loro quelle per cui ti scoprono.”
Joe Deacon
Fino all’ultimo indizio (The Little Things)
Regia: John Lee Hancock; soggetto e sceneggiatura: John Lee Hancock; fotografia: John Schwartzman; scenografia: Michael Corenblith e Susan Benjamin (decorazione del set) ; costumi: Daniel Orlandi; trucco: Carl Fullerton; effetti speciali: Mark Hawker; colonna sonora: Thomas Newman, montaggio: Robert Frazen; interpreti: Denzel Washington (vice sceriffo Joe “Deke” Deacon), Rami Malek (detective Jim “Jimmy” Baxter), Jared Leto (Albert Sparma), Chris Bauer (detective Sal Rizoli), Judith Scott (Marsha), Michael Hyatt (Flo Dunigan), Terry Kinney (capitano Carl Farris), Natalie Morales (detective Jamie Estrada), Isabel Arraiza (Ana Baxter), Joris Jarsky (sergente Rogers), Glenn Morshower (capitano Henry Davis), Sofia Vassilieva (Tina Salvatore), Jason James Richter (detective Dennis Williams), John Harlan Kim (agente Henderson), Frederick Koehler (Stan Peters), Maya Kazan (Rhonda Rathbun), Tiffany Gonzalez (Julie Brock), Anna McKitrick (Mary Roberts), Sheila Houlahan (Paige Callahan), Olivia Washington (Amy Anders), Ebony N. Mayo (Tamara Ewing), Charlie Saxton (Felix), Adam J. Harrington (Greg Alberts); produzione: John Lee Hancock , Mark Johnson, Donald L. Sparks per Warner Bros; origine: USA- 2021; durata: 127′.
Trama
Los Angeles, 1990. Il vicesceriffo Joe Deacon (Washington) viene mandato nella città degli angeli con l’incarico, non proprio esaltante, di raccogliere le prove di un omicidio. Quella che sarebbe dovuta essere una toccata e fuga, diventa invece una permanenza ben più lunga. Tra vecchi amici ed ex colleghi, non tutti entusiasti della sua inaspettata ricomparsa dopo 5 anni. Deacon trova delle corrispondenze con l’ultimo caso ancora irrisolto su cui indagava prima di essere allontanato da L.A. e viene coinvolto nell’indagine affidata al giovane detective Jim Baxter (Malek) ossia la caccia ad un serial killer di donne. Quest’ultimo, impressionato dall’intuito dell’anziano poliziotto inizia a collaborare ufficiosamente con lui, aggiornandolo sugli sviluppi. Per Deacon la sua ultima indagine era diventata un’ossessione tanto da costargli nell’ordine la salute (ha avuto un infarto), la carriera (ha commesso un errore per il quale è stato costretto a ritirarsi in provincia dove è stato declassato) e infine il matrimonio. Nel giovane collega Deacon scorge gli stessi sintomi che gli hanno distrutto la vita e decide di affiancarlo. I due individuano un sospetto, Albert Sparma (Leto), ma costui si dimostra tanto abile da sfuggire agli interrogatori e alla perquisizione illegale organizzata da Baxter e Deacon, i quali hanno solo degli indizi ma nessuna prova. Ormai il tempo stringe e l’inchiesta potrebbe essere tolta alla polizia di Los Angeles per essere affidata all’FBI. La coppia di poliziotti decide un ultimo appostamento, sperando che il sospettato si tradisca. La città e l’indagine stessa porteranno alla luce il lato più oscuro e segreto del vice-sceriffo Deacon e del suo collega Baxter.
L’opinione del redattore
Trent’anni. Questo il tempo che ha impiegato John Lee Hancock per riuscire a portare sullo schermo Fino all’ultimo indizio, tratto da un copione scritto da lui stesso nei primi anni ’90 per Steven Spielberg. Il rifiuto di quest’ultimo, seguito da quello di altri registi coi quali aveva collaborato come sceneggiatore come Clint Eastwood (Un mondo perfetto) finì per bloccare il progetto. Nel 2020 Hancock, diventato anch’egli regista, decide di rischiare in prima persona: Fino all’ultimo indizio non arriva in sala ma viene distribuito in prima visione sulle piattaforme streaming più popolari, Amazon Prime Video, Chili e Youtube, dove lo trovi tra le ultime uscite, disponibile dal 5 marzo.