La madrina scelta per quest’edizione del Festival di Cannes, Chiara Mastroianni, chiude l’assegnazione dei premi gridando in italiano : “Viva il cinema!”. La nostra rappresentanza in Costa Azzurra, composta da registi molto apprezzati ed applauditi, come Marco Bellocchio (Rapito), Nanni Moretti (Il Sol dell’Avvenire) e Alice Rochwacher (La chimera) è infatti rimasta a bocca asciutta.
La vittoria della Palma d’Oro da parte della produzione francese Anatomie d’une chute, il thriller di Justine Triet ambientato in montagna con una famiglia al centro della scena: alla morte misteriosa del marito, la prima sospettata diventa la moglie ma la vicenda si complica quando a testimoniare viene chiamato suo figlio Daniel, non vedente.
Un film solido, ma di certo una scelta atipica per una manifestazione che si dimostra ancora una volta imprevedibile. La prima a stupirsi è proprio la regista, che ha anche collaborato alla sceneggiatura: “Questo è il film più intimo che abbia mai scritto, non pensavo avrei ricevuto alcun premio, ma che sarei passata oltre rapidamente. Invece lo dedico ai giovani registi e a quelli che non riescono a girare un film. Facciamo loro spazio!”.
Cannes ha anche affrontato il tema della parità di genere nel cinema, come non ha mancato di far notare Jane Fonda, salita sul palco per consegnare il premio principale, con un augurio per il futuro: “Quando nel 1963 venni a Cannes per la prima volta non c’erano film girati da donne e nessuno pensava che fosse sbagliato, oggi ce ne sono sette: è un risultato storico, ma un giorno sarà la norma.”
Tutti i vincitori dei principali premi al 76° Festival di Cannes:
Palma d’oro: Anatomie d’une chute di Justine Triet
Camera d’or: L’albero delle farfalle d’oro del regista vietnamita Thien An Pham
Miglior attrice: Merve Dizdar (Kuru Otlar Ustune) del regista turco Nuri Bilge Ceylan
Miglior sceneggiatura: Sakamoto Yuji (Monster di Kore-Eda Hirokazu)
Miglior attore: il giapponese Koji Yakusho (Perfect Days di Wim Wenders)
Premio della giuria: Kuolleet Lehdet (Le foglie morte) di Aki Kaurismaki
Miglior regia: Tran Anh Hung (La passion de Dodin Bouffant
Grand prix: The Zone of Interest di Jonathan Glazer