Ethan Hawke passa dietro la macchina da presa per rendere omaggio a Blaze Foley, il cantante di country & western ucciso a 39 anni
Michael David Fuller, in arte Blaze Foley, è poco conosciuto in Italia, ma è stato uno dei
Di Blaze Foley vediamo, oltre ai prevedibili ricordi e digressioni, l’ultimo concerto dal vivo e un’intervista con Townes Van Zandt, suo amico intimo. Infine, oltre all’amore per la musica country, nel film si parla anche dell’amore del protagonista per la sua donna. Tutto questo in una splendida fotografia, di Steve Cosens, color seppia, il colore del legno del bosco dove abitava Blaze, delle chitarre e dei violini che suonava, della birra e del whiskey di cui ha abusato, e un’allusione all’ambiente rurale, semplice, verso il quale si orienta il suo genere musicale.
Blaze non è arrivato a 40 anni, è stato freddato da un colpo di pistola al petto, sparato da Carey January, figlio del suo amico Concho. Blaze aveva affrontato Carey, accusandolo di aver truffato il padre, rubandogli i soldi della pensione di veterano e vari assegni di sussistenza. Carey fu assolto dall’accusa di omicidio invocando l’autodifesa. Suo padre Concho affermò sempre un’altra versione dei fatti ma, essendo un alcolizzato, non fu considerato un testimone attendibile, pur testimoniando contro il figlio.
Ethan Hawke Foley ha adattato cinematograficamente il romanzo biografico Living in the Woods in a Tree: Remembering Blaze di Sybil Rosen, la musa di Blaze. L’attore si dedica al suo secondo film come regista producendolo e firmando regia e sceneggiatura. Gli interpreti sono Ben Dickey, nel ruolo di Blaze, e Alia Shawkat, nel ruolo di Sybil.
Blaze, del 2018, ha finalmente varcato l’oceano ed è stato distribuito recentemente in Spagna; ora aspettiamo che i distributori italiani facciano la loro parte. Per ora possiamo ascoltare Ethan Hawke e Ben Dickey parlare del film e suonare le canzoni di Blaze: