In attesa di Spider-Man: No Way Home, ritorniamo a parlare di Eternals. Nonostante le pessime recensioni della critica l’abbiano reso il film del MCU con il peggior punteggio sugli aggregatori, la ventiseiesima pellicola dei Marvel Studios è riuscita lo stesso ad incassare quasi 400 milioni di dollari nel mondo. Tale risultato è positivo sia a livello economico, considerando il budget di produzione di 200 milioni di dollari, sia a livello di pubblico. Con la visione del film gli spettatori hanno preso coscienza del boicottaggio della critica per Eternals, che mostra temi molto attuali e profondi.
Infatti, si dimostra uno dei migliori film della saga: a partire dagli effetti speciali e dai combattimenti, ricordando la trama sensazionale, i temi profondi e la caratterizzazione dei personaggi, ognuno interpretato magnificamente tramite un cast d’eccellenza. L’unico difetto è la durata, troppo estesa per un primo film su nuovi personaggi sul grande schermo. Approfondiamo proprio i protagonisti del film che si ispirano alle proprie controparti cartacee, a loro volta tratteggiate da famosi miti e leggende.
Come nascono gli Eternals?
Era il 1976 quando Jack “The King” Kirby ideò per Marvel Comics i nuovi eroi approdati al cinema in Eternals; pur esistendo da migliaia di anni, li conosciamo solo ora perché possono intervenire esclusivamente nei conflitti che riguardano le loro nemesi, i Devianti. Nei fumetti gli Eterni sono stati creati circa un milione di anni fa dai Celestiali che, dopo aver fatto lo stesso su altri innumerevoli pianeti, giungono sulla Terra per sperimentare con il genoma umano. Inoltre, manipolando il DNA di alcune scimmie, portano alla nascita di alcuni individui dotati di superpoteri, generazioni dopo.
I protagonisti di Eternals (clicca qui per acquistare su Amazon il volume a fumetti Noi siamo gli Eterni) hanno attraversato i millenni e hanno incontrato diverse civiltà, che spesso li scambiavano per Dèi. Infatti, nei fumetti i nomi di alcune divinità ed eroi dei miti derivano da quelli degli Eterni. Scopriamo insieme le influenze della mitologia per la caratterizzazione dei personaggi Marvel visti nel film.
Ajak, interpretata in Eternals da Salma Hayek, è la guida saggia e spirituale degli Eterni, che può comunicare direttamente con i Celestiali; ha incrementato la crescita dell’umanità e può guarire chi è ferito. Il suo nome ricorda Aiace Telamonio, valoroso eroe greco protagonista della Guerra di Troia: Aiace è simbolo di ribellione proprio come Ajak, che dubita del suo dio; in entrambi i casi, il tradimento è punito poiché Aiace è maledetto da Atena, mentre Ajak è uccisa da Ikaris.
Makkari ha il volto di Lauren Ridloff in Eternals ed è dotata di una supervelocità, come il dio romano a cui si ispira il nome, Mercurio. Messaggero degli dei, protettore dei viaggiatori, dei mercanti e dei ladri. Dotato di una smisurata velocità, Mercurio deve anche accompagnare le anime nel regno dei morti, caratteristiche identiche alla sua controparte greca, Ermes.
Dopo il ruolo di Minn-Erva in Captain Marvel, Gemma Chan ritorna nel Marvel Cinematic Universe interpretando Sersi nel film di Chloé Zhao. Il nome del suo personaggio deriva dalla maga Circe, una delle divinità minori greche, figlia del dio Sole; famosa per le sue vicende nel canto X dell’Odissea, Circe aveva il potere di trasformare gli uomini, mutando i compagni di Ulisse in maiali. Similmente Sersi può manipolare e trasmutare la materia e si dimostra quasi la protagonista di Eternals, mentre Circe è delineata come una figura più negativa.
Anche nella pellicola è evidenziato il legame tra Thena, il personaggio di Angelina Jolie, e Atena, figlia di Zeus, nonché dea della sapienza, della guerra e della strategia militare. Ritratta come la figlia prediletta del padre degli dei greci, anche Platone nel Cratilo attesta che sia nata dalla testa di Zeus, spiegando che “A-theo-noa” vuol dire “la mente di Dio”: Atena spunta fuori adulta e armata dalla testa spaccata del padre, impugnando una lancia, come la Thena in Eternals.
Ma Dong-seok interpreta Gilgamesh, ispirato al protagonista dell’Epopea a lui dedicata risalente al III millennio a.C., il primo poema epico della storia dell’umanità giunto a noi: re potente e superbo, in parte dio e in parte uomo, può compiere imprese impossibili da realizzare per qualunque uomo. Essendo comunque un ibrido, Gilgamesh commette errori come qualsiasi altro umano e soprattutto è legato alla mortalità.
Richard Madden veste i panni di Ikaris, una fantastica fusione tra Superman e Icaro. Per l’aspetto mitologico Icaro è il figlio dell’inventore Dedalo, costruttore del labirinto del Minotauro, ed è ricordato per aver peccato di superbia, non riconoscendo i propri limiti e gli avvisi del padre: dotato di ali di cera, vola troppo vicino al sole e va incontro alla propria morte. In Eternals la parabola e il destino di Ikaris rispecchiano quelli del mito greco.
Interpretata da Lia McHugh, Sprite può proiettare illusioni realistiche e il suo nome non si ispira a un personaggio appartenente alla mitologia antica, bensì ai folletti e agli spiritelli: noti per la loro natura giocosa, possono rivelarsi in realtà molto pericolosi.
Kumail Nanjiani ha il ruolo di un altro personaggio ispirato alla mitologia mesopotamica: Kingo si ispira a Kingu, eroe babilonese che porta sulle spalle il peso di essere custode della Tavola dei Destini. Nel film Kingo si dimostra diverso dalla sua fonte di ispirazione: capace di emettere proiettili di energia cosmica dalle sue mani, conquista la fama diventando una star del cinema di Bollywood per mimetizzarsi sulla Terra.
Phastos è presentato come un inventore geniale, che dona agli uomini il progresso tecnologico e la creazione dell’Unimente agli Eterni; ci ricorda Efesto, dio del fuoco, delle fucine, dell’ingegneria e dei fabbri, incaricato di forgiare i fulmini di Zeus. Interpretato da Brian Tyree Henry, costituisce il simbolo di Eternals, in quanto protagonista delle scene più profonde, come il disastro di Hiroshima, e più discusse dalla critica, essendo il primo supereroe omosessuale.
Infine, Barry Keoghan interpreta Druig, capace di usare l’energia cosmica per controllare le menti degli altri. Potrebbe essere ispirato ai druidi, sacerdoti dei celti e figure di riferimento per il proprio popolo e, proprio come i personaggi citati nel De bello gallico di Giulio Cesare, Druig diventa una guida per coloro che gli obbediscono e lo rispettano.