L’attesa è finalmente finita. La seconda parte di Emily in Paris 4 è stata rilasciata sulla piattaforma Netflix. La serie tv dal successo mondiale, torna a far emozionare i fan e a trasportarli nella frenetica e incasinata vita della giovane protagonista, Emily Cooper interpretata da Lily Collins. Dal creatore di Sex and the City, Darren Star, la nuova stagione fa tappa nell‘eterna Roma.
Da Parigi, la giovane americana verrà mandata per lavoro nella città italiana, tra buon cibo e qualche nuova conoscenza, Emily vivrà le sue vacanze romane, si proprio come Audrey Hepburn negli incalzanti anni 50, a bordo della mitica vespa accanto a Gregory Peck. Tra gli outfit ricercati, e la somiglianza netta con la diva hollywoodiana, Roma si colorerà di amore, pazzia e tanto stile.
Dove eravamo rimasti?
Ormai Emily Cooper è entrata a tutti gli effetti nella turbinosa e chic vita parigina. Un lavoro da sogno, un’appartamento nel pieno centro di Parigi, amici, buon cibo e l’ amore che torna quasi sempre a tormentare l’equilibrio della giovane americana. Dal fidanzamento, quasi da favola, con l’affascinante imprenditore Alfie, sembra quasi tutto andare per il meglio.
Ma come suggerisce il vecchio buon detto, due anime che sono destinate a congiungersi, comunque, lo faranno in un modo o nell’altro, e Emily e Gabriel, il tenebroso chef che abbiamo conosciuto nella prima stagione, sembrano quasi essere sempre più vicini, nonostante le circostanze che li allontanano, i due sembrano due poli opposti all’altro. E il risultato, in amore, è quasi sempre distruttivo per i partner che hanno a loro fianco.
Mindy alle prese con un vecchio amore risalente ai tempi del liceo, vede davanti a sè la possibilità di una carriera musicale, da i locali in francesi dove si esibiva con BenoÎt e Etienne all’ Eurovision Song Contest.
Mentre l’ Agencie Grateau prende il volo nel mercato francese, anche Sylvie, rispolvera dalla scatola dei ricordi, dei vecchi sentimenti ormai sepolti, infatti si ritrova con l’ex marito Laurent, ormai intento ad aprire un beach club proprio nel cuore della città parigina.
Intanto a complicare la vita di Emily, subentra Camille, che dopo una breve relazione con Sofia, una collega d’arte, e aver piantato sull’altare Gabriel, ritorna sui suoi passi e confessa di aspettare un bambino.
Proprio sul più bello, quando finalmente il sogno dei fan, di vedere finalmente i due insieme dopo l’affiatamento e la complicità che hanno dimostrato dalla prima stagione, tutto sembra riniziar da capo. E chissà se questa nuova stagione ci sorprenderà.
Emily in Paris 4 parte due: la recensione
I nuovi episodi portano subito una ventata di aria fresca. Dalla focosa estate 2024, ci ritroviamo catapultati nell’episodio sei, che ci lascia direttamente sulle Alpi francesi. E’ passato qualche mese, e dicembre è arrivato portando con sé tanto buoni propositi nella vita di Emily. Le cose con Gabriel sembrano procedere a gonfie vele, eccetto un particolare, sempre presente nella loro relazione. L’ex, Camille, è in attesa, o almeno è quello che tenta di far credere.
Il personaggio che nel corso delle stagione era riuscita a svincolarsi dall’etichetta di “villain” che gli era stata imposta, ritorna ossessivamente a imporsi nella relazione, per solitudine o mancanza di obiettivi, sembra rincorrere lo chef come elemento primordiale nella sua vita. La passione per l’arte, la gentilezza che aveva conquistato i fan nelle puntate precedenti sembra svanire, e quel personaggio, torna a incarnare morbosamente un modello sbagliato e compassionevole, amore e solo amore come obiettivo di vita, senza il quale Camille come personaggio a sè stante sembra non esistere. Viziata, egoista e indecisa continua a manipolare la vita di Gabriel che sembra finalmente aver trovato la felicità con Emily.
E’ il giorno di Natale, ed Emily è pronta a far ritorno, per le vacanze, dalla sua famiglia a Chicago. Ma qualcosa non va nel verso giusto e si ritrova catapultata nello chalet dove la famiglia di Camille, trascorre il Natale, insieme a Gabriel, suo ex e papà del futuro bambino che non esiste.
Un’atmosfera calda e armoniosa, che celebra le tradizioni natalizie francesi, quasi sempre sconosciute poiché ormai sviscerati solo in miti italiani e sopratutto americani. Emily si troverà davanti agli occhi, una verità troppo scomoda da accettare, il Natale, Camille, Gabriel, il bambino. Tutto sarà sempre così nella sua vita, e le poche speranze di un futuro con lo chef svaniscono nel freddo meticoloso delle Alpi. Tra rimpianti e delusioni, nella sua vita però entrerà a sorpresa un personaggio interessante, che sarà poi protagonista di una nuova avventura per la giovane Emily.
Marcello Muratori, interpretato dall’attore italiano Eugenio Franceschini, entrerà a sorpresa nel cast. Imprenditore e proprietario dell’azienda di famiglia, che produce il miglior cashmere d’ Europa, casualmente sbarcato a Parigi per cercare una nuova agenzia di marketing che gestisca il suo marchio.
Bello, romantico e determinato, farà subito breccia nel cuore della protagonista, che ancora una volta pare incappare in uno nuovo drama romantico, l’ennesimo déjà-vu che fa un giro immenso per poi tornare all’inizio della storia. Dopo, la rottura con Gabriel (ormai abbiamo perso il conto), decide di lasciarsi alle spalle tutto, il lavoro, il dolore e anche la nuova new entry in casa Grateau, Genevieve, figliastra di Sylvie, che pare intenzionata a rubargli la scena e anche il suo affascinante chef.
Emily in Paris 4: l’ Italia tra pasta, spritz e Dolce vita
Emily, fa tappa, a Roma, per una fuga romantica con la sua nuova cotta. Tra giri in vespa, carbonara e selfie davanti alla Fontana di Trevi, l’Italia viene disegnata con stereotipi turistici e abietti, dalla descrizione di Marcello, nome gettonato poiché protagonista della Dolce Vita, fino alla descrizione del cibo e della cultura. Un’ illustrazione poco acuta e reale, che incastra i tipici canoni da italiano medio, che hanno però stillato i turisti e la loro visione di quello che è Roma.
Ma c’è molto di più, poiché la cultura italiana non è canalizzabile in bicchieri di vino, pranzi di venti persone in piazza o bar anni ’80. Chi ha pensato a strutturare questa identificazione, è rimasto fermo all’Italia descritta negli anni 20, o si ispira a tradizioni, che sono ricorrenti e conservate però in altre usanze culturali italiane. Insomma si è fatto di tutto un’erba un fascio, e ancora una volta, Roma vaneggia negli slogan La Dolce Vita, spaghetti, carbonara e spritz, senza ricordarsi della bellezza eterea che la contraddistingue.
Emily in Paris 4: il cinema incontra la moda
I look come sempre, si fanno padroni della scena, da una ricerca accurata di haute couture ispirati agli anni ’50, che vanno a ricordare Vacanze Romane, e la bellezza inconfondibile della diva hollywoodiana, Audrey Hepburn. Fino agli outfit, che segnano eleganza e raffinatezza, dai marchi più lussuosi a quelli più sofisticati, con una serie di pezzi di archivio che farebbero invidia anche a Carrie Bradshaw. Non per caso, la penna di Sex and the City è la stessa di Emily in Paris.
Tra abiti Yves Saint Laurent, baguette Fendi, e qualche pezzo della nuova collezione Schiapparelli 2024, l’arte del cinema ancora una volta si fonde con quella del costume. La moda parigina e il connubio con quella italiana, sforna look da favola che fanno sognare e ispirare gli spettatori.
Alcuni la definiscono Emily in Paris Core, una vera e propria scia di tendenze e attitudini che la protagonista detta tramite anche la lunga ricerca e sperimentazione che vi è dietro. A curare l’intero styling è Marylin Fitoussi, costumista e stilista impegnata nel mondo del cinema da sempre, lavorando ad oltre 600 costumi di scena per il capolavoro sci-fi di Luc Besson, Valerian.
Oltre 2500 paia di scarpe, 350 borse e 3000 gioielli. Tra pezzi provenienti dalle ultime passerelle di alta moda fino al second- hand che sensibilizza verso il riciclo sostenibile e rilancia a sua volta la moda del vintage.
Ogni capo di abbigliamento è pensato e costruito in base al personaggio, e tendono quasi sempre a seguire la metamorfosi caratteriale che subiscono nella fiction. Per esempio Camille, adotta un vero e proprio cambio di look, dalla prima stagione, dove quasi sempre ricalca uno stil chic e raffinato fino all’ultima, dove Fitoussi sceglie per lei un’atmosfera avant-garde, quasi trasgressiva e imprevedibile, così come è il personaggio e tutta la storia che l’attraversa.
Nella vacanza romana, Emily adotta un’aura romantica che si riversa sul vestiario. Gonna a ruota, camicie e foulard in vista e scarpe rigorosamente ballerine per fare il giro della città, tra san pietrini e avventure in vespa. Look da sogno, che ricalcano la palette di colori degli scenari, infatti, Marcello, è quasi sempre rappresentato con outfit sobri ma allo stesso tempo lussuosi, incentivati da colori tenui che si sposano con quelli caldi, delle strade romane.
Emily in Paris 4: l’ennesimo déjà-vu
La nuova stagione sembra spezzare l’eterna routine che ormai varca a pieno le precedenti stagioni. Non c’è mai qualcosa di nuovo, e ogni cosa sembra ripetersi oppure sul più bello spezzarsi e ricominciare da capo. Ad esempio la relazione con Gabriel che sembra non avere ne una svolta, ma neanche un punto di fine vero e proprio.
Tutto è lasciato al caso, e quello che prima era un piacevole viaggio nella vita della giovane protagonista tra lavoro da sogno, amore, feste private si trasforma in una noiosa visione. Ormai sì sa, Emily è un’ inguaribile romanticona, empatica ma allo stesso tempo troppo impulsiva, tanto da non riuscir a controllare e valutare tutte le situazione nella sua vita. Chi ha il pane non ha i denti, ed è proprio così che poi si ritrova ogni volta la protagonista, a mani vuote e con più problemi di prima.
Emily in Paris 4: lo spot con Tony Effe e il cameo con Brigitte Macron
Dopo aver conquistato la fiducia dell’ inafferrabile Sylvie, viene mandata a Roma per gestire il nuovo ufficio dell’agenzia. L’intenzione della serie probabilmente è continuare per un pò la sua vacanza romana e chissà se davvero lì coronerà i suoi sogni d’amore. Per il momento Netflix, sta puntando a vari escamotage di marketing, come la pubblicità che ha sconvolto il web, dove in primo piano appare il rapper Tony Effe che dà il benvenuto alla neo parigina nella città romana. Tutto frutto di un montaggio che però è riuscito a far parlare di sè.
Una sorpresa inaspettata, è stata per la partecipazione in esclusiva di Brigitte Macron, moglie del presidente francese, che per pochi minuti è apparsa nell’episodio sette, concedendo un breve dialogo alla protagonista, confessando l’ammirazione verso i suoi profili social.
Sicuramente questa quarta stagione spezza la monotonia che la serie di eventi e ricostruzioni aveva portato a galla. Tra sorprese inaspettate, new entry e il connubio con l’Italia, la trama si fa sempre più avvincente, e non ci resta aspettare l’inizio delle nuove riprese. Intanto fantasticare sui prossimi eventuali sviluppi, attenua l’attesa. Chissà se la nostra amata Emily riuscirà ancora a farci sognare…