Non ti sarà sfuggito il fatto che Matera è stata dichiarata capitale europea della cultura 2019. C’è stato molto fermento e le attrazioni non sono di certo mancate. Però all’organizzazione mancava la ciliegia sulla torta per rendere unico quest’anno. La stessa è riuscita a coinvolgere il regista Milo Rau che con la sua compagnia di produzione teatrale ha portato alla ribalta eventi storici a livello internazionale. Avendo già in mente il soggetto, ovvero la vita di Gesù, il regista svizzero è riuscito a captare la magia che stregò sia Pier Paolo Pasolini che Mel Gibson capendo così che era il luogo perfetto. Il protagonista della storia non è il solito biondo occhi azzurri ma un uomo di colore, Yvan Sagnet, il primo nella storia del cinema. L’attore in questione è anche lui alle prime armi essendo di origine camerunense ed un ingegnere laureatosi al Policlinico di Torino oltre che attivista politico. E’ facile da capire anche la motivazione che ha spinto l’attore ad impersonare una persona che più di 2000 anni fa ha sconvolto gli equilibri della civiltà di quell’epoca. In una intervista rilasciata pochi giorni fa ha testualmente detto “Era un messaggio rivoluzionario, per il quale è stato crocifisso. E’ lo stesso oggi. Non bisogna temere il nemico, non bisogna temere la morte. Gesù non ha temuto la morte. E’ venuto sapendo di dover morire, per i peccati dell’uomo. Se abbiamo paura, vincerà il male, vincerà il sistema capitalistico, vincerà l’ingiustizia”.
Il cast è stato trovato senza troppa difficoltà in quanto è stato reclutato dalle persone comuni e coinvolgendo altri attori di colore che si sono integrati nella città. Un altro volto che era un “non noto” ai più fino alla sua performance in Dogman, è Marcello Fonte; in questa pellicola interpreterà Ponzio Pilato, console romano che diede origine al detto “me ne lavo le mani”. Ci sarà infine un cameo del sindaco di Matera Raffaello de Ruggeri che porterà la croce impersonando Simone “il Cireneo”. Le riprese sono iniziate a fine settembre e toccheranno punti nella città che ha ospitato sia il film Passion dell’attore e regista americano Mel Gibson che Il Vangelo secondo Matteo diretto dal grande Pasolini. Il regista ci condurrà in un parallelismo tra i romani, accecati dal loro potere sul mondo fino ad allora conosciuto credendo di essere esecutori delle volontà di dei pagani, ed il mondo moderno sempre più rinchiuso in una scatoletta chiamata smartphone da cui trascende tutto il resto, anche chi non può permettersi un pasto al giorno rischiando di morire per malattie ormai debellate da decenni. Insomma un film di protesta che ti porterà a farti delle domande significative su dove l’umanità sta andando.