Il 19 dicembre, Roma ha ospitato l’anteprima italiana di Aquaman. Il film, nelle sale italiane dal 1° gennaio, si preannuncia un travolgente successo.
Aquaman è il sesto film dell’universo DC Comics. Diretto dal visionario e creativo James Wan, che ha già dato eccelsa prova di se dirigendo pellicole come Saw – L’enigmista, Insidious, L’evocazione – The Conjuring, The Conjuring – Il Caso Enfield, il film presenta la storia delle origini di Arthur Curry, metà umano e metà atlantideo, e dell’avventura più grande della sua vita che lo costringerà non solo ad affrontare chi sia veramente, ma anche a scoprire se sia degno di essere ciò per cui è nato…un re.
L’avvincente avventura si svolge nel mondo sottomarino e, ad interpretare il re dei sette mari, nientemeno che lo statuario Jason Momoa (Conan il Barbaro, Game of Thrones) e chi meglio di lui avrebbe potuto farlo? Riguardo la scelta del protagonista, Wan ha dichiarato: ‘Credo che Jason abbia molti punti in comune con il suo personaggio, visto che anche lui ha vissuto in due mondi diversi. E’ un Hawaiano cresciuto nell’America centrale. Non si è mai sentito di appartenere a nessuno dei due luoghi‘.
Momoa era dunque destinato ad interpretare questo ruolo? ‘Ho studiato biologia marina mentre vivevo in Iowa‘ ha raccontato Jason ‘Ironia della sorte, c’era un campus al centro di Des Moines, ed era tutto in tema acquatico – squali, anguille e così via. Adoro il mare e la vita sulle isole. C’è qualcosa che mi spaventa ma che mi attrae allo stesso tempo. Mi infonde calma. È in continua evoluzione. È sempre in movimento. Come il fuoco, puoi stare lì e fissarti a guardarlo. I pensieri fluiscono. Ti ci puoi perdere dentro. In Polinesia lo squalo è il protettore della nostra famiglia. Viene chiamato mana, il potere sovrannaturale. Ho fatto un sogno in cui facevo surf e vedevo uno squalo enorme. Gli ho detto ‘Hey, fratello! Sono uno di voi!’ Mi piacerebbe molto poter parlare con i pesci, con gli squali‘.
A affiancarlo: Amber Heard (Benvenuti a Zombieland, The Danish Girl) nel ruolo di Mera, guerriera alleata di Aquaman; il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Platoon, Mississippi Burning, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità) nel ruolo di Vulko, consigliere al trono di Atlantide; Patrick Wilson (Watchman, Insidious) come Orm, attuale sovrano di Atlantide; Dolph Lundgren (Rocky IV) che interpreta Nereus, re della tribù ribelle Xebel; Yahya Abdul-Mateen II (The Greatest Showman) nel ruolo di Black Manta in cerca di vendetta; ed il premio Oscar Nicole Kidman (The Hours, Dogman, Ritorno a Cold Mountain) nel ruolo della madre di Arthur, Atlanna. Nel cast anche Ludi Lin nel ruolo del Capitano Murk, soldato atlantideo e Temuera Morrison nel ruolo del padre di Arthur, Tom Curry.
Aquaman nasce da un soggetto di Geoff Johns, James Wan e Will Beall, basato sui personaggi creati da Paul Norris e Mort Weisinger per la DC e sceneggiato da David Leslie, Johnson-McGoldrick e Will Beall.
James Wan, che ha accolto con vivo entusiasmo la possibilità di dirigere il primo film con protagonista questo personaggio dalla personalità così complessa, ha dichiarato: ‘Aquaman è veramente potente ed è protagonista di azioni paragonabili a un Dio. Ma ciò che amo di lui, è il fatto che ciò che lo guida deriva da un luogo molto umano. Per me, la cosa più importante è la storia che raccontiamo e che il pubblico tenga al personaggio e voglia seguire le sue avventure‘.
La première mondiale del film si è tenuta al Cineworld di Leicester Square, a Londra, il 26 novembre. Vi mostriamo gli highlights della serata nel corso della quale, come sempre, Jason Momoa ha dato spettacolo (in senso positivo) dimostrando di essere un uomo dall’energia incontenibile e di saper intrattenere anche al di là dello schermo.
Il supereroe, finora sempre un pò bistrattato dai lettori di fumetti di tutto il mondo, si riscatta pienamente e dimostra di non essere affatto un personaggio di secondaria importanza grazie allo spessore narrativo della storia che spinge lo spettatore a guardare oltre, ad appassionarsi alla vicenda umana, nonché ai temi del senso di colpa e del dolore della perdita, innescando un legame empatico con il racconto fantastico che crea maggiore coinvolgimento. Gli sceneggiatori hanno specificato che pur intendendo e concependo la narrazione come un’esperienza itinerante e divertente la famiglia è uno degli aspetti più importanti del film. ‘Aquaman eredita i suoi poteri dalla madre e la sua umanità dal padre, due persone che provengono da mondi diversi e che si sono innamorate contro ogni previsione. Lui è il prodotto del loro amore…e del fatto di essere cresciuto dopo che si sono divisi. A quale mondo deve appartenere?‘
Per trasporre la sua vivida immaginazione in un film, Wan si è avvalso della collaborazione del direttore della fotografia Don Burgess, per catturare il mondo mozzafiato che aveva realizzato e dare vita ai personaggi.
Le ambientazioni sono fantastiche e danno l’impressione di trovarsi in una sorta di Atlantide “spaziale”, con tanto di mezzi di trasporto fluttuanti di passaggio. Wan e il suo team hanno pensato che fosse importante creare un ambiente oceanico come non si era mai visto prima. ‘Doveva sembrare un po’ come il cosmo – un mondo completamente diverso, limitato solamente dall’immaginazione. Non avevamo idea di che materiale era fatto il mondo sommerso, o come si sarebbero dovuti muovere i capelli. Per gli abitanti di Atlantide, l’acqua è come l’aria per noi. Sono nati e cresciuti in quell’ambiente. Perciò ci siamo dovuti approcciare secondo quella prospettiva‘.
Una produzione di questo genere, richiede non soltanto un team di eccelsi esperti, ma soprattutto di persone che amano ciò che fanno e che mettono il massimo impegno e dedizione in ogni giornata di lavoro. La preparazione fisica degli attori è stata estenuante: quattro mesi e mezzo di allenamento per sei giorni a settimana e se per Jason un ritmo simile rientra nella routine quotidiana, per Amber, Patrick e Abdul-Mateen II non è stato altrettanto semplice. Quest’ultimo ha dichiarato: ‘Ho solo seguito le direttive di Jason per le scene di lotta, perché ero abbastanza digiuno di cose del genere. Jason è un professionista, esperto nel combattimento corpo a corpo. Perciò, io ho solo messo tanta energia in quei momenti‘. Non a caso sono state particolarmente apprezzate dal pubblico le scene d’azione di cui la pellicola è disseminata, le lotte sono intense, senza esclusione di colpi.
E sebbene taluni lamentino un eccessivo ricorso alla CGI, che rende alcuni passaggi troppo confusionari, della qualità di un videogioco, e poco chiari, i più vi intravedono scontri del livello di Matrix e Il Signore degli anelli.
Il risultato non è soltanto un prodotto spettacolare e ricco di effetti speciali, ma un film che genera meraviglia restituendo al pubblico l’incanto di cui un cinecomic deve essere pregno.
Aquaman è stato girato in gran parte nella australiana Gold Coast, Queensland. La tecnologia usata è nuova e innovativa, le cineprese MoCap e Virtual Production hanno permesso di guardare attraverso l’obiettivo e girare un fotogramma alla volta. McIlwain, supervisore del team addetto agli effetti visivi, ha spiegato: ‘Il nostro attore è lì, diciamo seduto su una base mobile, per replicare la creatura marina che sta cavalcando. In questo modo possiamo guardare nell’obiettivo e vedere la creatura che sta cavalcando e l’ambiente in cui si trova.
Prodotto da Peter Safran, il film è distribuito da Warner Bros Pictures e conquisterà i cinema italiani dal 1° gennaio 2019!
E niente… ci sono un sacco di buoni motivi per cui andare a vederlo ?