Aveva solo 49 anni Verne Troyer, l’attore divenuto famoso per il ruolo di Mini-Me nei film di Austin Powers.
L’attore ha combattuto pubblicamente contro l’alcolismo ed è stato ricoverato in ospedale all’inizio del mese, dopo che le autorità lo hanno riconosciuto come possibile suicida. Nonostante il ricovero, è deceduto sabato per intossicazione da alcool.
Secondo i media americani, Verne Troyer ha tentato di togliersi la vita nella notte del 5 aprile. “Vi chiediamo di tenere Verne nei vostri pensieri e nelle vostre preghiere”, ha scritto sui social il suo portavoce. “Sta ricevendo le migliori cure possibili e sta riposando nel comfort. Ha apprezzato il supporto della famiglia, degli amici e dei fan di tutto il mondo. Vi aggiorneremo qui”.
Mi tengo alla larga dai ruoli da elfo, come da quelli di folletto. Tutti i ruoli che cerco di interpretare sono qualcosa che farebbe anche un attore normale.
Troyer ha iniziato a lavorare a metà degli anni ’90, apparendo come controfigura nel film del 1994 Baby Birba – Un giorno in libertà. Ha poi avuto piccole parti in Men in Black e Jingle All the Way. La sua grande occasione è arrivata nel 1999, quando ha recitato nel sequel di Austin Powers – La Spia che ci provava.
Il curriculum si estende alla TV, con ruoli da guest-star in episodi di Boston Public, Sabrina, Scrubs e Due Uomini e Mezzo. Inoltre è apparso nei reality show Celebrity Wife Swap e The Surreal Life.
Troyer è nato con un disturbo noto come acondroplasia ed era alto solo 81 centimetri.