E la festa continua! (Et la Fete Continue!) è un film di Robert Guédiguian, con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Lola Naymark, Robinson Stévenin, distribuito da Lucky Red, uscirà l’11 aprile nei nostri cinema, e promette di essere un film che ci regalerà qualche sorriso, ma anche qualche seria riflessione su come non bisogna mai rinunciare ai propri sogni, anche dopo la pensione.
E la festa continua, perché i sogni non hanno età
Questo film francese, ambientato nella Marsiglia più popolare, racconta la storia di Rosa, una quasi pensionata che, dopo aver fatto l’infermiera per tutta la vita, arrivata al traguardo della pensione vuole continuare ad aiutare i più sfortunati e gli svantaggiati, e se questo lo ha sempre fatto in maniera serena e disinteressata, vuole continuare a farlo, ma entrando in politica, anche alla sua età.
Rosa infatti sente che il periodo della famiglia e del lavoro hanno fatto il suo corso e ora vuole qualcosa di più, che la spinga ad essere ancora utile, ancora viva, e quale modo migliore di farlo se non sfruttare le imminenti elezioni locali per entrare in politica, per far si che gli ideali di una vita si trasformino in un qualcosa di serio e davvero utile alle persone di cui si è sempre occupata?
Oltre a questo, anche la vita sentimentale conosce una fase di stallo: il figlio Sarkis sta per sposarsi e ha in progetto di creare una propria e grande famiglia, mentre Rosa a questo punto della sua vita, cosa farà?
Qui arriverà l’incontro con Henry, il padre della sposa e futuro consuocero, con il quale nasce subito un’instantanea simpatia che li porterà ad intrecciare non solo formalmente, per i legami che stanno per intraprendere i rispettivi figli, ma anche e soprattutto sentimentalmente, ed infatti anche lui, insieme all’eccentrico fratello comunista Tonio, sarà colui che la spronerà a continuare questo sogno, e a far si che la festi continui, per tutti, nessuno escluso.
Guédiguian ed Ascaride, una vita a Marsiglia insieme tra amore, cinema e speranza.
Robert Guédiguian è un regista che da sempre si è occupato di tematiche molto vicino alla politica, essendo lui politicamente vicino all’ideologia comunista e ha sempre mischiato, anche nei suoi precedenti film, problemi di tutti i giorni con le idee del comunismo, di cui è stato sempre un fervente sostenitore.
A collaborare con lui c’è l’onnipresente Ariana Ascaride, attrice francese di una certa esperienza che è anche moglie di Guédiguian, con cui, insieme alla sua carriera indipendente, ben 15 sono i film in cui marito e moglie hanno collaborato tra di loro, ognuno nei rispettivi ruoli.
Entrambi originari di Marsiglia, descrivono nei loro film la vecchia Marsiglia, quella degli ultimi, partendo da Dernier été, nel lontano 1981, fino a Le nevi del Kilimangiaro del 2011, fino ad arrivare all’ultissimo lavoro fatto insieme, E la festa continua! del 2023.
C’è una completa sintonia da questo punto di vista tra i due artisti, ed in questo film c’è in entrambi un messaggio che vogliono dare a chi come loro ha visto più verdi primavere alle spalle, ma anche a implicitamente a loro stessi: non è finito niente!
Tutto continua e c’è sempre modo di fare la differenza e di continuare a perseguire i propri sogni, anche se sono passati 40 anni dal primo film, lo spirito rimane sempre giovane e combattivo e questo film è la testimonianza concreta di tutto questo lungo percorso di vita e professionale, passato insieme.
Le tematiche del lavoro e di aiutare il prossimo non mancano mai nei film di Guédiguian, perché tutto è comunità, tutto è collaborazione e aiuto verso il prossimo, prendendo come spunto la combattiva Rose, che all’età della pensione decide di voler entrare in politica e fare la differenza, non solo per lei, ma per tutti, per far si che il suo esempio venga perseguito da tutti, giovani o meno giovani che siano.
L’11 aprile quindi nei nostri cinema arriverà questo frizzante inno alla vita e all’amore, sentimentale anche, ma soprattutto fraterno, perché la festa continui, sempre e comunque, e che tutti, nessuno escluso, ne venga in nessun modo escluso.
Se c’è una lezione che film come questo o quello della Cortellesi, fresco del record di 19 candidature ai futuri David di Donatello, vogliono dare, è che c’è ancora un domani e si è sempre in tempo per dare una svolta alla propria vita, anche quando già sembra definita, perché c’è sempre la possibilità per cambiare, anche alle soglie del lungo tramonto che si delinea dopo la verdissima primavera che ci siamo lasciati alle spalle, perché nulla finisce, ma tutto si rinnova, per una bella e duratura festa comune.