Oggi ti sveliamo una grossa curiosità su Dune – Parte Due: la scelta studiata dal regista di rappresentare Giedi Prime in bianco e nero. In un’ampia intervista a Moviefone Denis Villeneuve ha spiegato il motivo di questo stile per la sequenza del pianeta degli Harkonnen, precisando che l’ispirazione proviene dal libro di Frank Herbert; inoltre la luce emanata dal sole potrebbe riferirsi alla psiche dei personaggi che abitano la Casa Harkonnen:
Il regista di Dune ha così continuato:
L’unica cosa è che quando si filma in questo modo, non c’è modo di tornare indietro. Gli ho detto: ‘Devi sapere bene quello che fai, perché non ci sarà modo di tornare indietro. Quindi, non possiamo mettere il colore dopo che avremo finito’. Questa è la cosa che amo di Mary Parent (produttrice): è brava, non si fa prendere dalla paura e ha appoggiato l’idea al cento per cento“.
Altri dettagli su questa sequenza di Dune – Parte Due
Feyd-Rautha, interpretato da Austin Butler (Elvis), è il protagonista della sequenza più particolare di Dune – Parte Due, l’unica che presenta una color palette e un’estetica diversa dal resto del film. La scena in cui è introdotto il nipote del Barone Vladimir (Stellan Skarsgard), come spiegato dallo stesso Villeneuve, è girata con una telecamera IMAX ARRI Alexa LF modificata, trasformata in una telecamera a infrarossi dal direttore della fotografia Greig Fraser. In questo modo il regista e il suo collaboratore sono stati in grado di catturare un bianco e nero che ha ci porta letteralmente su un altro pianeta, mostrando Giedi Prime sotto una luce propria.