“La mia religione è molto semplice. La mia religione è la gentilezza.”
L’Istituto Lama Tzong Khapa che sorge a Pomaia, una frazione di Santa Luce in provincia di Pisa, è il più grande centro buddhista in Europa, fondato nel 1977 da Lama Thubten Yeshe e Lama Thubten Zopa ha anche un altro primato: nel suo giardino infatti sorge la più grande statua europea dedicata a Avalokitesvara Cenresig, costruita da Dante Ferretti per il film Kundun di Scorsese, trasferita dal Marocco e restaurata per aderire ai canoni iconografici buddhisti.
All’interno dell’Istituto Lama Tzong Khapa è possibile seguire dei corsi (alcuni anche acquistabili online con materiale da scaricare), incontrare maestri e svolgere altre interessanti attività per chi si vuole accostare allo studio del buddhismo o alla meditazione; l’Istituto inoltre è stato visitato più volte dal quattordicesimo Dalai Lama Tenzin Gyatso, la prima nel 1982 e l’ultima a settembre del 2017, ed è spesso meta di tanti altri venerabili Maestri.
In queste ultime settimane l’Istituto Lama Tzong Khapa ha avuto come ospiti i registi Maria Enrica Pacileo e Fernando Maraghini della FEZ FILM che sono in procinto di ultimare le riprese di La vita pensata da dentro: Roberto Assagioli e la meditazione creativa, un film che verrà presentato presto in anteprima mondiale dopo il buon esito di Roberto Assagioli, lo Scienziato dello Spirito dedicato alla vita e le opere del padre fondatore della Psicosintesi.
Con questa seconda pellicola invece il focus andrà sulla Meditazione Creativa analizzata sotto la lente della Psicosintesi poichè Maraghini sostiene che “La mente è il più potente strumento dell’uomo ma talvolta può essere anche una nemica…occorre compiere un decisivo passo verso pratiche “educative” della mente capaci di acquietare le infinite voci interiori e il cumulo di pensieri che impediscono di stare al “centro di noi stessi”. Il film vuole essere un piccolo contributo verso la conoscenza e la realizzazione del Sé.”
“Nessuno è nato sotto una cattiva stella, ci sono semmai uomini che guardano male il cielo”