Michel Ocelot presenta alla Festa del cinema di Roma il suo nuovo film Dilili in Paris, un’avventura con temi vitali ancora oggi sui diritti delle donne
Il nuovo film di Michel Ocelot, Dilili in Paris, è stato presentato da Alice nella città durante la Festa del cinema di Roma e grazie a Movies Inspired uscirà nella sala italiane questo dicembre.
Diversamente dai film precedenti di Ocelot ambientati in paesi esotici qui invece siamo nella Parigi della belle époque. Un’organizzazione segreta chiamata “I Maestri del Male” rapisce delle bambine segregandole e imponendogli di indossare un burqa nero. Il loro obiettivo è quello di bloccare l’imminente emancipazione femminile. Dilili, una coraggiosa bambina della nuova Caledonia, non accetta questo e decide di aiutare le sue coetanee e liberarle dalla prigionia. Naturalmente non può farlo da sola ma verrà aiutata da Orel, un suo amico, e in puro stile Midnight in Paris si servirà anche di alcuni dei più noti personaggi pubblici dell’epoca: da Rodin, Marcel Proust, Sara Bernhardt e Gustave Eiffel a Picasso, Monet e Renoir.
Non mancano, come in tutti le opere di Ocelot, tematiche di forte impatto sociale. La violenza su donne e bambine non può che essere un tema ancora attuale e sempre presente in tutte le sue opere come lui stesso fa notare:
“Ho deciso di parlare della violenza contro donne e bambine e dell’importanza della difesa dei loro diritti, perché è un tema ancora più d’attualità delle guerre. In Francia ogni due giorni e mezzo una donna viene uccisa dal compagno e le cifre sono ancora più pesanti in molti altri Paesi. Ogni tre secondi una ragazzina minorenne viene data in sposa. Ogni anno due milioni di ragazzine muoiono perché si è preferito nutrire i figli maschi. In 50 anni il numero delle donne uccise ha sorpassato il numero di vittime del 20esimo secolo. Ma siccome il mio mestiere consiste nel non raccontare solo orrori ma anche qualcosa di bello ho scelto come contrappunto un momento di luce nella civilizzazione occidentale, la Parigi e la Belle Epoque” Fonte:Giornale di Sicilia
Un racconto più realistico che fiabesco, dato anche dall’utilizzo incrociato di fotografia e disegno; i nostri protagonisti infatti si muovono in una Parigi quasi sempre reale grazie alle fotografie degli scorci in stile liberty che ancora si possono trovare.
Un film che può far riflettere non solo i ragazzi ma sopratutto e specialmente gli adulti.