Dieci giorni ha ultimato a Roma le sue riprese. Un film intenso ed emozionante che intreccia storie di vite, scelte e destini. Diretto da Elisa Amoruso e scritto da Ilaria Bernardini, il film ha come protagonisti, tre attori molto talentuosi e molto amati del pubblico italiano: Miriam Leone, Stefano Accorsi e Tecla Insolia.
Dieci giorni è una produzione Memo Films e Indiana Production con Rai Cinema ed è prodotto da Francesco Melzi D’Eril e Gabriele Moratti per Memo Films e da Benedetto Habib, Marco Cohen, Fabrizio Donvito e Daniel Campos Pavoncelli per Indiana Production.
Dieci giorni. La trama
Dieci giorni racconta la storia di Nunzia (Tecla Insolia), una giovane studentessa fuori sede che, dopo aver affrontato una gravidanza segreta, decide di affidare la neonata Margherita alle cure dell’ospedale. Sarà in quei decisivi giorni che si deciderà il destino della piccola neonata: dieci giorni per Margherita per scegliere se confermare la sua decisione o eventualmente tornare sui suoi passi.
Parallelamente, il film segue le vicende di Maddalena (Miriam Leone) e Luca (Stefano Accorsi), una coppia che, dopo un lungo e doloroso percorso per diventare genitori, ha deciso di intraprendere il cammino dell’adozione. Anche per loro, quei dieci giorni di febbrile attesa, saranno cruciali per il loro legittimo desiderio di genitorialità, divisi tra attesa e speranza di un nuovo inizio che porterà la piccola Margherita tra le loro braccia, o che vedranno rimandato, chissà a quando, quel progetto di vita da tempo sognato.
Al centro della storia e del contendere, la piccola Margherita, la quale, come in un limbo rimarrà sospesa tra due mondi, due madri, due destini e quindi due vite diametralmente diverse, in cui sarà proprio lei a fungere da dolce ago della bilancia per le sorti ed eventuali felicità future di queste tre persone, che, in quel limitato e definito lasso di tempo, si contenderanno, da due fronti opposti il ruolo di suoi genitori, in particolare sarà un confronto tra due madri, una che lo è e che non vorrebbe esserlo, e una che invece al contrario non lo è, ma che spera presto di diventarlo proprio grazie a lei, Margherita.
Dieci giorni. Le parole della regista e di Miriam Leone
Dieci giorni è ovviamente un film che farà discutere e affronta tematiche molto contemporanee e allo stesso tempo universalmente riconosciute, in cui spesso ci sono, da una parte giovanissime madri o semplicemente donne sole non in grado economicamente di crescere la propria creatura, mentre dall’altra famiglie eterosessuali, arcobaleno o anche semplicemente persone single con un forte istinto di genitorialità che, eventualmente, sarebbero pronte a prendersi cura di tutte le esigenze del piccolo o della piccola di cui si prenderanno cura con altrettanto e non meno amore rispetto a chi li ha materialmente messi al mondo.
Elisa Amoruso, la regista di Maledetta Primavera, ha dichiarato sul suo nuovo film le difficoltà di affrontare un tema del genere, tanto doloroso per chi lo deve vivere, quanto spesso divisivo per coloro che ne discutono dal di fuori:
“Questo per me è un film necessario che mette al centro il punto di vista delle donne. La genitorialità desiderata e negata, voluta o subita, è un tema complesso di cui è difficile parlare. Le protagoniste, Maddalena e Nunzia si guardano senza vedersi mai, in un gioco di specchi che riflette pensieri, paure, emozioni. Quelle di ciascuna di noi.”
Anche Miriam Leone, attraverso il suo profilo Instagram, ha deciso di dire la sua dimostrando quanto questo film l’abbia indubbiamente toccata sotto molti punti di vista, essendo da poco, anche lei diventata madre, e quindi inevitabilmente coinvolta in prima persona sulle tematiche di cui il film dell’Amoruso si fa coraggioso portatore:
Ieri ho finito di girare il mio primo film da quando sono diventata mamma, ed è stato tutto diverso per me, come ricominciare da un punto zero, davvero un nuovo inizio in tanti sensi.
Il film si chiama Dieci Giorni, che sono i giorni che una donna ha per scegliere se tenere il proprio figlio o darlo in adozione … e questi dieci giorni terranno sospese le vite di due donne…”
Altra notizia interessante è il fatto che Miriam Leone e Stefano Accorsi tornano a collaborare in questo film, decisamente diverso rispetto al precedente, di ottimo successo di pubblico e critica, Marilyn ha gli occhi neri del 2021, dove entrambi dimostrarono un’ottima alchimia recitativa, dopo la già altrettanta proficua esperienza della trilogia composta da 1992, 1993 e 1994. Tecla Insolia, invece, è una giovanissima attrice e cantante di enorme talento, che abbiamo recentemente visto al cinema ne L’arte della gioia di Valeria Golino, recitare ottimamente la parte di una giovane e controversa suora di inizio Novecento, tratto dal romanzo omonimo di grande successo di Goliarda Sapienza del 1994.
C’è da aspettarsi, quindi, decisamente molto da questo film e da questo trio di attori molto bravi, su un tema molto delicato e destinato, quando prossimamente uscirà nei cinema, a far discutere e non poco, e non Dieci giorni, come facilmente si evincerebbe dal titolo del film, ma decisamente molto di più di questo determinato spazio di tempo in cui i destini di due madri verranno decisi….