Dear Santa ha debuttato in streaming sul canale Paramount + il 25 novembre, una commedia dark diretta da Bobby Farrelly da cui ci saremmo aspettati di più, data la presenza di un attore istrionico e dalla verve esuberante come Jack Black, ma che alla fine ha offerto ben poche risate e tanta melassa natalizia. Nel cast oltre a Black nel ruolo di Satana/Babbo Natale, Robert Timothy Smith/ Liam, Jaden Carson Baker/ Gibby, Kai Cech/ Emma, Brianne Howey/ Molly Turner, Hayes MacArthur/ Bill Turner, Keegan-Michael Key/ dottor Finkleman, Post Malone (se stesso) e Ben Stiller (ma non è accreditato) nel ruolo di Lucifero.
Dear Santa, la trama
Liam è un bambino dislessico dall’animo profondamente buono e gentile, insicuro e timido, si è trasferito in una nuova città con i genitori Molly e Bill dopo la morte del fratellino Spencer, tragedia che ha inasprito i rapporti tra i due, vicini ormai alla separazione. Liam ha difficoltà nel farsi amici a scuola, l’unico con cui riesce ad avere un legame è Gibby, anche lui isolato dagli altri poiché mingherlino e dotato di una dentatura pronunciata che lo rende insicuro e fragile, oltre a condividere con lui un disturbo dell’apprendimento. Inoltre, il povero Liam rimedia figuracce una dietro l’altra di fronte a Emma, ragazzina per la quale ha una tremenda cotta.
Un giorno, nella speranza che la sua vita possa migliorare, Liam decide di scrivere a Babbo Natale ma, al momento di apporre l’indirizzo, scrive “To Satan” invece che “To Santa” e la lettera arriva dritta dritta nelle mani di Satana che si presenta la sera stessa nella camera del bambino, il quale lo prende per Babbo Natale e il demone gli da corda, solo per offrirgli tre desideri in modo da ottenere la sua anima. Così il piccolo Liam chiede a Satana di avere una possibilità con Emma, desiderio che si realizza la mattina dopo a scuola e insieme andranno al concerto di Post Malone, dove il bambino vivrà un’esperienza elettrizzante da ospite VIP grazie al demone.
In dubbio per le qualità mostrate da quello strano figuro dalle grossa corna, Gibby suggerisce a Liam che possa trattarsi di Satana e non di Babbo Natale così, venuto a sapere che perderà la sua anima dopo aver espresso i tre desideri, Liam decide di non chiedere altro nonostante le insistenze del demone. Ma purtroppo Liam ha un cuore grande e, dopo aver parlato con Gibby il quale è molto triste perché rifiutato da una ragazza a causa dei suoi denti, chiede a Satana di risolvere il problema dell’amico, cosa che prontamente avviene.
Impensieriti dai discorsi su Satana, Babbo Natale e concerti di Post Malone, Molly e Bill vanno a recuperare Liam durante la festa di Natale in città, interrompendo così il suo appuntamento con Emma e Gibby, e viene portato in clinica dal dottor Frinkleman, salvo poi scoprire grazie ad un video mostrato loro da un’infermiera che gran parte del racconto di Liam era vero, così lo portano a casa. Mentre Liam scappa in camera in preda all’ira, i due litigano e decidono di separarsi, così al piccolo non resta altro che recarsi da Satana ed esprimere l’ultimo desiderio affinché i genitori possano tornare di nuovo ad essere felici.
E così Satana sembra aver ottenuto ciò che voleva, ma sarà davvero così?
Sinceramente, i personaggi che spiccano di più sono Liam e Gibby, due teneri bambini alle prese con la crescita e le difficoltà di inserimento se “diversi”, dalla simpatia semplice e divertente anche grazie alla loro limitata capacità intellettiva. Liam è profondamente buono, incapace di compiere una qualsiasi azione disonesta o cattiva, un bambino morbidoso del quale non puoi non innamorarti, protagonista di una storia non proprio originale, condita di tanti buoni sentimenti e a volte un pò troppa melassa.
Jack Black interpreta Satana nel suo classico modo, il ghigno malefico, movimenti caprini (la sua risata vi stupirà), ma non riesce a sfondare lo schermo risultando trattenuto nella sua performance, restando alla fine un personaggio “già visto” più volte.
Un film questo che non entrerà nelle classifiche dei migliori film da guardare a Natale, che una volta visto non torna la voglia di rivederlo come invece accade con tanti altri classici, che ha avuto una bella e stravagante idea iniziale ma non ha saputo poi tradurla sullo schermo tratteggiando il tutto, compresi i personaggi, in modo confusionario e poco approfondito. Un film che appare slegato, le interazioni tra Satana e Liam appaiono più come sketch brevi con battute non si sa bene se dedicate ad un pubblico adulto o infantile, con un Satana che mostra sia lati buoni che cattivi dandoci un personaggio dubbio, che non si sa dove voglia andare a parare.
In conclusione Dear Santa, nonostante le buone premesse, è un film che si fa vedere ma non si farà rivedere, peccato.