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Lettura: David Lynch: all’asta 450 oggetti appartenuti al visionario regista
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David Lynch: all’asta 450 oggetti appartenuti al visionario regista

E' già possibile fare la propria offerta sul sito della Julien's Auction

Lara 2 giorni fa Commenta! 6
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Dopo l’asta di Sotheby’s dedicata al grande Carlo Rambaldi, questa volta è la Julien’s Auction di Beverly Hills a mettere in vendita numerosi oggetti appartenuti a David Lynch, scomparso a gennaio scorso, le cui offerte sono già aperte sul sito ufficiale e i lotti verranno battuti il 18 giugno.

L’immensa e variegata raccolta di oggetti messi in vendita comprende anche lo script di Mulholland drive, ed alcuni memorabilia legati al titolo, le sceneggiature incomplete di The dream of bovine e Ronnie Rocket, la tenda e il tappeto bianco e nero della celebre scena della stanza rossa in Twin Peaks, una copia in 35 millimetri di Eraserhead La mente che cancella, più numerosi strumenti cinematografici e non usati da David Lynch durante le riprese dei suoi lavori.

David lynch: all'asta 450 oggetti appartenuti al visionario regista

Ma la collezione comprende anche molti oggetti “di uso comune” come la macchina da caffè La Marzocco GS/3, un sofà rosa, numerosi libri tra cui biografie e libri di fotografia, chitarre elettriche, dischi (alcuni firmati da Lynch) e giradischi, poster e persino piatti.

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L’amministratrice della casa d’aste Catherine Williamson ha dichiarato (fonte : Ansa): “Questi oggetti storici e preziosi riflettono la visione artistica di David Lynch, le sue passioni e i suoi interessi (…) Provengono direttamente dalla casa dell’artista i cui film hanno stimolato i nostri sogni collettivi più fantasiosi e surreali”.

David Lynch e il cinema

David lynch: all'asta 450 oggetti appartenuti al visionario regista

Pittore, musicista, produttore, regista, attore, scrittore, sceneggiatore e premio Oscar (alla carriera nel 2020) David Lynch ha fin da giovane il desiderio di diventare un’artista. Dopo lunghi anni dedicati alla pittura, nel 1970 decide di dedicarsi unicamente alla regia; dopo aver girato il suo primo mediometraggio The Grandmother, ottiene una sovvenzione per girare finalmente un lungometraggio: Eraserhead La mente che cancella, ma dopo un anno finisce il finanziamento e Lynch inizia a chiedere soldi ad amici e parenti, riuscendo così a concludere il suo film nel 1977, anche se nel frattempo ha perso la casa e vive praticamente sul set.

Con The elephant man del 1980 David Lynch ottiene ben 8 nomination agli Oscar, un gran successo che spinge il produttore nostrano De Laurentiis ad affidargli la regia della trasposizione del libro di Frank Herbert Dune, scelta che però non ottiene il successo sperato. Il film infatti delude sia critica che fan e guadagna solo 27 milioni di dollari a fronte di una spesa di 45, ma ciò va imputato anche al fatto che, per rendere la versione adatta alle sale cinematografiche che comunque durava 137 minuti, la trama fu resa incomprensibile dai numerosi tagli. La versione estesa che uscirà qualche anno più tardi non riceverà l’approvazione di Lynch.

David lynch: all'asta 450 oggetti appartenuti al visionario regista

Nonostante questo insuccesso, De Laurentiis chiama di nuovo Lynch per Velluto Blu, con cui il regista ottiene una candidatura agli Oscar e film che da inizio alla fortunata collaborazione con Angelo Badalamenti, successivamente progetta un’idea per un film su Marilyn Monroe, pellicola che non vedrà mai la luce poiché l’interesse di Lynch si è spostato su I segreti di Twin Peaks, la celebre serie Tv che fece scalpore ed un incredibile successo negli anni ’90. Ma l’animo inquieto di Lynch lo spinge a contrasti con la ABC e abbandona la serie dopo aver girato l’episodio pilota della seconda stagione.

Nel 1990 ottiene la Palma d’oro per Cuore Selvaggio, ma poco dopo arriva per David Lynch un altro flop con il prequel di Twin Peaks incentrato sugli ultimi giorni di Laura Palmer, mentre la serie nel frattempo aveva perso ascolti e si avviava ad una frettolosa conclusione, Fuoco cammina con me e anche il successivo lungometraggio Strade perdute (1997) seppur considerato un cult, non ottiene successo né di critica né al botteghino.

David lynch: all'asta 450 oggetti appartenuti al visionario regista

Nonostante i contrasti avuti, nel 1999 David Lynch propone ad ABC la serie Mulholland drive ma, dopo aver visionato l’episodio pilota della durata di due ore, la produzione la rifiuta, e il regista troverà i finanziamenti necessari grazie a Canal Plus che investe 7 milioni di dollari. Lynch trasforma il progetto in un film: oltre alla terza candidatura agli Oscar, Lynch ottiene il premio come miglior regista della New York Film Critics Association e il Prix de la mise en scène come miglior regista al 54º Festival di Cannes.

Dopo aver girato la stravagante sitcom Rabbits, i corti Darkened room e il cupo Dumbland, David dirige Inland Empire L’impero della mente, presentato alla 63a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dove riceve il Leone d’oro alla carriera, e riprende in mano la sua creatura girando, scrivendo e recitando nella nuova serie Twin Peaks; l’ultima sua apparizione come attore sul grande schermo è nel film The Fabelmans di Steven Spielberg.

Sofferente di enfisema polmonare, David Lynch muore il 16 gennaio 2025 a Los Angeles.

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