Scenari distopici o futuribili, amori fragili o voglia di ribellione. Queste sono solo alcune delle tematiche rinvenibili nei cinque cortometraggi candidati ai David di Donatello 2025, la cui cerimonia di premiazione si svolgerà su Rai 1, in prima serata, nel mese di maggio. Una grande opportunità per i talenti emergenti poiché l’evento potrebbe aprire le porte agli Oscar 2026 per qualcuno di loro.
La Commissione Cortometraggi, che ha scelto i cinque titoli meritevoli affinché approdassero alla serata finale, si dichiara orgogliosa: “L’universo del corto italiano si manifesta più vivace e interessante che mai” – tra i componenti, Domenico Dinoia, Mauro Donzelli, Marzia Gandolfi, Francesco Giai Via, Paola Jacobbi, Claudia Panzica e Marina Sanna.

Negli anni si è assistito a un percorso di valorizzazione del cortometraggio perciò, affinché si perseveri su questa strada, diverse le iniziative ad hoc perché diano risalto a queste nuove opere cinematografiche selezionate per i David di Donatello 2025: Corto, Che Passione! e Fare Cinema. In merito, l’Accademia ha stretto partnership prestigiose tra cui MUBI, per la prima volta.
Dunque, nel mese di aprile, la cinquina dei migliori cortometraggi sarà distribuita nei cinema di tutta Italia. Non solo, grazie a Fare Cinema, questi saranno presentati negli Istituti Italiani di Cultura sparsi nel mondo. Ma quali hanno avuto la meglio su più di 500 film proposti per i David di Donatello 2025? Qui di seguito ecco i famosi 5 corti, corredati da trama, dettagli e locandina.
David di Donatello 2025: i 5 corti
– La Confessione di Nicola Sorcinelli –
Con la fine del mondo che incombe, due giovani amanti, persi in un passato sospeso, si ritrovano a mettere in discussione i loro sentimenti. Protagonisti, Andrea Arcangeli (Il Divin Codino, Omen-L’Origine del Presagio) e Romana Maggiora Vergano (C’è Ancora Domani). Il regista fa maggior chiarezza riguardo la trama, tramite un’intervista a Mowmag.it, prossimo ai David di Donatello 2025.

“Parla della chiusura di una storia d’amore. Quel dolore che ti intrappola in una sorta di bolla tale da renderti incapace di vedere o sentire altro.” Persino la ‘fine del mondo’ che, in questo caso, parrebbe metaforico e può celare diversi significati, come lo stesso Sorcinelli ha dichiarato: “Dipende da quello che ciascuno di noi ha vissuto o sta vivendo adesso“. La malinconia è ciò che resta.
– Domenica Sera di Matteo Tortone –
Alex è un ultrà. La sua squadra ha appena perso una partita. Vive con la nonna e vende pastiglie di Rivotril. Una di quelle serate ‘no’ e così scende nel seminterrato dove si sta svolgendo una battle rap. Nemy è una giovane dalle rime ricercate che balla sicura e sinuosa. I loro corpi si sfiorano in quello che sembra l’inizio di una storia. Protagonisti, Noemi Giuseppina Muoio e Tommaso Gaglianone.

Per i David di Donatello 2025, una storia di solitudine e fragilità che esplora il mondo di Alex, sedicenne. Una vita ai margini della legalità, tra spaccio di psicofarmaci e le gradinate della curva calcistica. Poi arriva Nemy, grazie alla quale ci addentra nella dimensione underground, artistica. Un flirt, forse il preludio di un amore, ma l’irruenza di Alex distrugge ogni possibilità.
– Majonezë di Giulia Grandinetti –
Ersekë, Albania. Elyria vive con la sua famiglia seguendo le rigide regole imposte dal padre. Mascherando la rabbia con lo spirito di obbedienza, cresce in lei un moto si ribellione che la porterà a compiere un amaro, seppur necessario, atto di rivoluzione. Protagonista, Caterina Bagnulo. Un cortometraggio che parrebbe colpire per la sua intensità emotiva, dalla fotografia all’espressività.

Classe ’89, la talentuosa regista è pronta per approdare ai David di Donatello 2025, dopo la presentazione alla 22a edizione di Alice nella Città – sezione autonoma del Festival del Cinema di Roma. Così Giulia afferma: “Majonezë […] come le rivoluzioni servano a compiere un movimento rispetto a qualcosa di statico, il trauma. Volevo scardinare questi traumi e trasformarli“.
– La Ragazza di Praga di Andrée Lucini –
Francesco ed Eloisa, attraverso vecchie foto, cercano risposte nel burrascoso passato dei loro nonni, Maša e Gianlorenzo. Una storia d’amore complicata, sbocciata durante l’occupazione russa di Praga nel 1968. Cast: Marie Havlova, Gabriella Pacini, Eloisa Pacini, Francesco Cascavilla, Federico Russo. La memoria è la vera protagonista di questa storia, un confine sottile tra passato e presente.

Dopo la vittoria al Prague Film Awards, nella categoria Best Short Documentary, il viaggio continua ai David di Donatello 2025, concorrendo all’ambito premio. Cominciato ad esercitare la professione di regista cinque anni fa, si voglia ricordare un’altra opera cinematografica di Andrée Lucini ovvero Piena di Grazia, presentato al Festival del Cinema di Roma 2024, Special Screening.
– The Eggregores’ Theory di Andrea Gatopoulos
In un futuro non ben definito, alcune persone cominciano a morire senza motivazione. Apparentemente una parola, tra le tante, è diventata letale per chiunque. Una misteriosa malattia, tale per cui si cerca una soluzione, in modo disperato. A questo punto non resta che affidarsi alle macchine: sapranno riscrivere l’umanità intera? Un solo protagonista in questo racconto.

Una narrazione distopica ma forse vicina alla realtà, oggi più che mai. Una storia personale insita all’interno di un’altra macro storia, probabilmente il regista ha voluto porre in contrasto il sentimento umano con l’artificialità del mondo costantemente improntato, ormai, verso il progresso tecnologico. Tuttavia è davvero un bene? A presto con i David di Donatello 2025, in prima serata, su Rai 1.