“Il mondo che Denis ha creato è lontano anni luce da quello cui sono abituato. È così bello e diverso, e molte volte oscuro e strano. Ma è qualcosa che non avrei mai potuto immaginare. Semplicemente non ho quel tipo di mente. Quando penso alle cose, soprattutto quando penso alla regia, mi vengono in mente storie molto contenute, basate su fatti semplici, storie molto semplici e stimolanti. Che qualcuno possa immaginare e concepire un mondo così grande, una galassia, un universo così immenso, è qualcosa che mi spiazza, qualcosa che il mio cervello non riesce a calcolare.”
Dave Bautista (attualmente su Netflix con Army of the Dead) ha poi aggiunto:
“Denis Villeneuve può creare questi enormi mondi e queste scene epiche, ma allo stesso tempo concentrarsi sulle cose più semplici. È un regista speciale e un narratore brillante. Dune è speciale. Penso che le persone rimarranno sbalordite. Sarà uno dei film più belli che la gente abbia mai visto. È un film epico.”
Dave Bautista sogna Bane e ritrova Daniel Craig
Dune arriverà al cinema ad ottobre. Nel frattempo Dave Bautista si prepara per altri film, come Thor: Love and Thunder, e si propone anche per l’universo DC Comics nel ruolo di un noto nemico di Batman:
“Non voglio screditare la versione interpretata da Tom Hardy, adoro la sua interpretazione e quel film, ma vorrei anch’io una possibilità. Potrei apportare qualcosa di interessante e rendere giustizia al personaggio. Non solo con la mia performance, ma anche con la mia presenza fisica. Vorrei tanto un ruolo per cui tornare a pesare 145 kg. Potrei interpretare un Bane non solo minaccioso, ma anche molto intelligente. Bane sarebbe il tipico personaggio minaccioso e terrificante a cui non servirebbe neanche alzare la voce”.
“Sì, sono emozionato al pensiero di lavorare di nuovo con Daniel. E sono anche emozionato al pensiero di trovarmi in un contesto decisamente meno stressante perché lavorare a un film di James Bond è duro. E stressante. Giornate lunghissime, un incubo logistico. Ti sposti di continuo da una nazione all’altra in quello che è un processo lungo e lento. Ho lavorato a Spectre per quasi un anno. Il mio ruolo non era molto grande, ma sono stato coinvolto nella lavorazione per otto mesi. Un processo lunghissimo”.