Giunta la notizia dell’inizio delle riprese della terza ed ultima serie di Dark, analizziamo la seconda stagione, attualmente disponibile sulla piattaforma Netflix
TIC TOC: partiamo dall’importantissimo presupposto che Dark è una serie coinvolgente, innovativa, visionaria e ben studiata. Attualmente uno dei migliori contenuti originali offerti da Netflix che ha aperto il mondo delle serie TV alle produzioni tedesche rivelatesi estremamente professionali e assolutamente in grado di competere con le produzioni statunitensi, spagnole ed anglosassoni.
Dark riprende esattamente da dove ci aveva lasciato la “prima parte” dei viaggi nel tempo in cui sono coinvolte le famiglie della piccola Winden, con Jonas che è giunto nel futuro, un futuro post apocalittico in cui tutti quelli che amava e che conosceva sono rimasti vittime di una misteriosa catastrofe.
Non è semplice riabituarsi all’intricato ritmo narrativo di Dark, ma una volta che si riprende la visione, non si può più farne a meno.
E’ doveroso fare un breve riferimento alla prima stagione: siamo a Winden una cittadina tedesca, ed è il 2019. Due ragazzini scompaiono misteriosamente, nelle medesime circostanze in cui, 33 anni prima, era già scomparso un altro bambino. La vicenda coinvolge principalmente quattro famiglie: i Kahnwald, i Nielsen, i Doppler ed i Tiedemann. Il giovane liceale Jonas Kahnwald, in particolare, che indaga sull’enigmatico suicidio di suo padre Michael e sulla scomparsa del piccolo Mikkel, scopre un varco che consente di viaggiare nel tempo. Iniziano dunque a crearsi differenti linee temporali narrative che spiazzano e sorprendono lo spettatore nel tentativo di spiegare la causa degli occulti avvenimenti di Winden.
In questa seconda stagione, Jonas si ritrova ad incontrare nuovi personaggi e scopre di avere un ruolo essenziale nella vicenda, ragione per cui è presente in tutte le linee temporali che si vengono a creare e che dovrà compiere scelte estremamente difficili per salvare le persone amate. Scopriremo le ragioni del suicidio di Michael, l’identità e l’origine di moltissimi personaggi ed il destino di altri, approfondendo la conoscenza di personaggi come Martha, Magnus, Franziska e Bartosz. Non posso rivelarti nulla, ti rovinerei la sorpresa, ma garantisco che il finale, ti lascerà senza fiato!
Promossa a pieni voti, Dark è una serie sul tempo, che centra l’obiettivo e non ne sbaglia una. Il tempo è il protagonista assoluto della storia, la domina, la stravolge, la governa e si colloca a metà strada tra un possibile alleato ed il più grande nemico. Non lo sappiamo ancora. Noi siamo padroni del tempo o il tempo si diverte con noi e predetermina le nostre vite? I personaggi sono esplorati a fondo, tanto che sembra di conoscerli profondamente e il livello recitativo è veramente alto, nello specifico si distinguono gli attori che interpretano Noah (Mark Waschke spesso veramente somigliante a Jude Law), Jonas (Louis Hofmann), Claudia (Lisa Kreuzer) e Ulrich (Oliver Masucci). Le riprese si svolgono a Berlino e l’ambientazione è semplicemente perfetta, contribuisce al successo della serie tanto quanto la trama. La fotografia è impeccabile e la sigla è praticamente parte integrante dell’episodio. Per quanto strano possa risultare, consiglio la visione in italiano e non in inglese, poiché la serie è registrata in tedesco ed il doppiaggio inglese è davvero pessimo e disturbante, per niente in sincrono con il labiale degli attori.
Consiglio anche di riguardare l’ultimo episodio della prima stagione prima di approcciarsi alla seconda, tanto per rinfrescarsi la memoria e fare un rapido ripasso. Non cercare info online per non incappare in indesiderati spoiler e/o astruse ipotesi sul futuro della serie. Nulla è lasciato al caso ed ogni pezzo del puzzle andrà al proprio posto, forse non subito, sicuramente non in questa stagione, ma il disegno è tracciato e ben definito, resta soltanto da scoprire chi sia il burattinaio e come si possa neutralizzare il suo ascendente sull’esistenza dei protagonisti.
Intanto attendiamo la terza ed ultima stagione…