Una nuova rivisitazione di Robin Hood realizzata da Otto Bathurst sarà al cinema questo 22 novembre. Nel cast Taron Egerton e Jamie Foxx rispettivamente nei ruoli di Robin Hood e Little John
Uscirà il 22 Novembre il nuovo film sulla leggendaria figura di Robin Hood rivisitata questa volta dal regista Otto Bathurst. Scritto da Joby Harold, sceneggiatore del King Arthur di Guy Ritchie e del thriller Awake con Jessica Alba, è stato prodotto dalla casa Appian Way di Leonardo di Caprio.
Il film vuole narrare le origini del mito in calzamaglia: di ritorno dalle Crociate in Terra Santa, Robin di Loxley (interpretato da Taron Egerton) scopre che la corruzione domina tutta la contea di Nottingham. Spinto dalla visione delle ingiustizie e dalla povertà dilagante subite dalla sua popolazione, inizia così a architettare una rivolta contro la Corona d’Inghilterra. Ma per farlo si servirà dell’aiuto di un abile comandante conosciuto durante il periodo passato in guerra (Jamie Foxx). Insieme a lui diventerà il leggendario Robin Hood.
Ma era proprio necessaria l’ennesima trasposizione di questo personaggio?
Le pellicole con il principi dei ladri sono disseminate in tutta la storia del cinema. Dal film del 1922 di Allan Dwan che vide la realizzazione di uno dei più grandi set mai realizzati fino a quel momento (incluso un intero castello dalla lunghezza di 200 metri, forse per questo il film ebbe un costo di produzione di 1.500.000 dollari, decisamente non pochi per l’epoca.) al Robin Hood di Eron Flynn La leggenda di Robin Hood e Robin e Marian del 1976 con Sean Connery nei panni di Robin e nel ruolo di Marian un insospettabile Audrey Hepburn. Non dimenticando naturalmente il film Disney del 1973, che a fronte di un bassissimo budget ebbe un grandissimo successo, e il più recente riadattamento di Ridley Scott con Russell Crowe come protagonista.
Lo stesso Otto Bathurst durante un’intervista per il Dubrovnik Daily afferma di non essere stato subito sicuro di voler accettare l’ingaggio per questo film:
“Per essere onesti, quando questo film mi è stato offerto, in un primo momento, ero intenzionato a rifiutalo. Il mondo non ha bisogno di un altro film di Robin Hood, ne abbiamo avuti abbastanza. Ma quando ho iniziato a esaminarlo e indagare su quest’uomo e questa leggenda, la storia sembrava più rilevante oggi di quanto non sia mai stata. Per me, fare film significa riflettere su cosa sta succedendo in questo momento, riportare qualcosa all’umanità, alla società. Quindi deve esserci uno scopo per il film piuttosto che essere puro intrattenimento”
La curiosità c’è naturalmente, insieme a una bella manciata di pop-corn e delle bibite belle ghiacciate. Aspettiamo ovviamente il vostro commento a fine visione.