Amanti dell’horror e di Stephen King buone notizie! Netflix produrrà un adattamento di Cujo, il romanzo pubblicato dall’autore statunitense nel 1981 e già protagonista di un film uscito nel 1983. Ancora non abbiamo dettagli su questa nuova pellicola, tranne che a produrla sarà Roy Lee, che ha già la sua bella esperienza con gli horror avendo già prodotto film come The Grudge (2004), Death Note (2017), Barbarian (2022) e Strange Darling (2023).
Cujo è ambientato nella cittadina fittizia di Castle Rock nel 1980, epicentro degli atti di violenza dello sceriffo Frank Todd apparso in La zona morta, dove vive il meccanico Joe Camber con il figlio Brett, proprietario di un docile quando gigantesco San Bernardo chiamato Cujo. Un giorno però, dopo una caccia ad un coniglio, il cane rimane intrappolato in una tana e viene morso da un pipistrello e contrae la rabbia. I dolori lancinanti che sente nella testa, che gli causano anche allucinazioni, piano piano trasformano Cujo in una bestia aggressiva e sanguinaria.

Nel frattempo, la famiglia Trenton sta vivendo un momento difficile. Vic ha scoperto che sua moglie Donna lo ha tradito con il suo migliore amico Steve Camp ma, per motivi economici, è costretto ad allontanarsi da casa, e dal figlioletto Tad, per lavoro. Dovendo portare la macchina a riparare, Donna si reca da Joe con il figlio, ma trova l’uomo è morto e Cujo imprigiona lei e il figlio nella macchina, cercando più volte di attaccarli. Intanto, dopo avergli rivelato l’intenzione di non proseguire la relazione, Steve devasta la casa della famiglia Trenton, evento, unito all’assenza di moglie e figlio, che metterà in allarme Vic appena rientrato.
Vedendo il figlio ormai disidratato, febbricitante e soggetto a crisi convulsive, Donna decide di affrontare Cujo, che ucciderà trapassandogli il cranio con una mazza. Con l’arrivo di Vic, la coppia però, scoprirà purtroppo che Tad è ormai morto.
Nel racconto Serpente a sonagli King riprende il personaggio di Vic, ormai settantenne, che racconta gli eventi accaduti dopo Cujo, il divorzio dopo la morte del figlio e il tentativo dell’uomo e di Donna di provare a ricucire il loro matrimonio nonostante tutto, che però finirà qualche anno dopo per la morte della donna per un cancro. Vic racconta inoltre delle parole della moglie prima di morire rivolte ad una presenza, che lui identifica come il figlio Tad, visione che apparirà anche a lui qualche tempo dopo nel momento del bisogno.
Nel cast del film omonimo del 1983 diretto da Lewis Teague troviamo Dee Wallace, Danny Pintauro, Daniel Hugh Kelly, Christopher Stone, Ed Lauter, Kaiulani Lee e Billy Jaine.
Non solo Cujo
Sono molti i film che sono stati tratti dai romanzi di Stephen King oltre Cujo, il primo fu Carrie lo sguardo di Satana del 1976, a cui seguì Carrie 2 La furia nel 1999, il film per la tv omonimo del 2002 e Lo sguardo di Satana Carrie del 2013, con Piper Laurie, Sissy Spacek e un giovane John Travolta. Dopo la miniserie televisiva del 1979, da cui poi sarà tratta una versione cinematografica, Salem’s lot, nel 1980 arriva l’agghiacciante Shining diretto da Stanley Kubrick.
Nel solito anno di Cujo debuttano in sala La zona morta di David Cronenberg con Christopher Walken e Christine La macchina infernale diretto da John Carpenter, mentre l’anno successivo arrivano Grano rosso sangue (Fritz Kiersch), che avrà un remake televisivo nel 2009 dal titolo Campi insanguinati, e Fenomeni paranormali incontrollabili (Mark L. Lester) con una piccola Drew Barrymore, del quale è stato prodotto un remake nel 2022 (Firestarter).
L’occhio del gatto (Lewis Teague) e Unico indizio la Luna piena (Daniel Attias) escono nel 1985, mentre l’anno successivo Stephen King decide di dirigere e lo fa con Brivido, tratto dal racconto Camion della raccolta A volte ritornano, ma debutta anche nelle sale Stand by me Racconto di un’estate di Rob Reiner con Will Wheaton, River Phoenix, Corey Feldman, Jerry O’Connel e Kiefer Sutherland.
Penso che nessuno di noi abbia dimenticato Cimitero vivente del 1989 di Mary Lambert, a cui seguì la parte 2 nel 92 e nel 2019, ma probabilmente sono rimasti più nella memoria Kathy Bates e la sua interpretazione da Oscar nell’inquietante e terrificante Misery non deve morire diretto da Rob Reiner, e il clown Pennywise di Tim Curry in It, protagonista della miniserie in due puntate diretta da Tommy Lee Wallace, usciti entrambi nel 1999; It ha avuto un reboot nel 2017 per la regia di Andy Muschietti con Bill Skarsgard a dare il volto allo spaventoso pagliaccio.
Gli anni 90 si aprono con Il Tagliaerbe (1992) di Brett Leonard, La metà oscura (1993) di George A Romero, Cose preziose (1993) di Fraser Clarke Heston, mentre nel 94 arriva sul grande schermo Le ali della libertà diretto da Frank Darabont con Tim Robbins e Morgan Freeman, film che conquistò 7 candidature agli Oscar. Kathy Bates torna protagonista come Dolores Claiborne in L’ultima eclissi di Taylor Hackford (1995). Chiude gli anni 90 il meraviglioso quanto commovente Il miglio verde (1999, Frank Darabont), che King considera il miglior film mai tratto da una sua storia.
Negli anni sono stati tanti i reboot, le serie/ film tv e i cortometraggi tratti dai racconti di King, quindi ti ricorderò solo i film più importanti degli anni 2000, a partire da 1408 (Mikael Håfström) con John Cusack e Samuel L Jackson, e The mist (Frank Darabont) entrambi usciti nel 2007, A good marriage (2014, Peter Askin), basato sulla storia del serial killer Dennis Rader,e La torre nera (2017, Nicolaj Arcel) racconto che mischia diversi generi, fantasy, horror, western e fantascienza.
Nell’anno di It, (il capitolo 2 debutta nel 2018) esce nelle sale anche Il gioco di Gerald (2017, Mike Flanagan) e 1922 (Zac Hildich), mentre il sequel di Shining con Ewan McGregor Doctor Sleep, diretto da Mike Flanagan, arriva due anni dopo. Gli ultimi film visti in sala sono The Boogeyman (2023, Rob Savage) e il prequel Cimitero vivente le origini (Lindsey Anderson Beer), mentre debutterà nelle sale italiane il prossimo 20 marzo The monkey con Elijah Wood.
Naturalmente non ti ho parlato di alcune pellicole né delle molte produzioni televisive tratte dai romanzi di King poiché l’articolo sarebbe venuto assai prolisso, quindi concludo augurandoci che Netflix tratti bene quel cucciolone “incompreso” chiamato Cujo con questa nuova produzione in arrivo.