La magia è un’arte straordinaria, capace di incantare grandi e piccoli; è uno spettacolo per gli occhi e per la mente, qualcosa di straordinario, inspiegabile, unico.
Sia la letterature che il cinema, spesso si sono occupati di magia, raccontandoci le storie e le gesta dei più grandi maghi nella storia.
Uno di loro in particolare, è riuscito a coniugare entrambi questi mondi, perché dal romanzo dello scrittore Charles Dickens, dal titolo David Copperfield, sono poi nate varie pellicole ad esso ispirate.
The Personal History, Adventures, Experience and Observation of David Copperfield (questo il titolo originale), fu pubblicato mensilmente tra il 1849 e il 1850 ottenendo un successo senza tempo.
La sua prima trasposizione cinematografica risale al 1911, mentre nel 1935 George Cukor ne trasse un celebre film (la quarta versione) per le sale. Da allora non sono mancati film e serie tv ispirate al romanzo fino ai giorni nostri.
La pellicola, con un cast stellare e una buona dose di umorismo british sarebbe dovuta arrivare nelle sale italiane il 7 maggio 2020, ma come è recentemente accaduto a molti film, l’uscita è stata ritardata.
La straordinaria vita di David Copperfield, diretto dal regista Armando Iannucci sarà invece nelle nostre sale a partire dal 16 ottobre 2020 dopo aver ottenuto una candidatura a BAFTA ed aver incassato nelle prime 3 settimane di programmazione Box Office Usa, 1,8 milioni di dollari e 1 milioni di dollari nel primo weekend.
Distribuito da Lucky Red in associazione con 3 Marys, La vita straordinaria di David Copperfield offre una rilettura inedita del celebre romanzo dickensiano, attraverso lo stile ironico e irresistibile tipico di Iannucci, che infonde nuova linfa a un grande classico della letteratura anche grazie a un cast corale di attori teatrali e cinematografici provenienti da tutto il mondo: nei panni di David Copperfield troviamo l’attore candidato all’Oscar Dev Patel, acclamato protagonista di The Millionaire e Lion – La strada verso casa, affiancato dalla pluripremiata star Tilda Swinton, da Hugh Laurie, indimenticabile protagonista della serie tv Dr. House e da Ben Whishaw, volto noto della saga 007 in Spectre e Skyfall.
Armando Iannucci, regista, sceneggiatore e attore scozzese di origini italiane, che più recentemente ha diretto Morto Stalin, se ne fa un altro, famoso per essere l’ideatore della serie Veep è un grande appassionato di Charles Dickens e per anni ha desiderato trasporre sul grande schermo uno dei capolavori dello scrittore inglese.
Il film racconta le numerose peripezie di David Copperfield che orfano di padre e successivamente di madre riesce a costruirsi una vita di successo e anche a trovare o meglio riconoscere l’amore della sua vita sono il tema del film.
Ambientata durante la rivoluzione industriale inglese che fa da sfondo a molte delle peripezie di Copperfield la storia riflette la miseria di donne e bambini sfruttati nelle fabbriche, le difficoltà di ottenere una istruzione di livello (a pagamento), le regole della società dell’epoca.
Lo fa tuttavia con grande ironia e calcando i toni della commedia. È interessante che nello scrivere questo romanzo Dickens vi abbia infuso diversi episodi della sua vita incorporando nel protagonista molti aspetti del suo carattere.
Il film è stato presentato al Toronto International Film Festival ottenendo ottimi riscontri, ed ha aperto il London Film Festival 2019 mentre due piccole curiosità riguardano gli attori scelti per interpretare il protagonista e il suo patrigno.
Dev Patel ha infatti, per la prima volta in vita sua, accettato la parte senza leggere la sceneggiatura perché ha sempre stimato il lavoro di Iannucci e, dal canto suo, il regista non aveva considerato nessun’altro interprete per il ruolo di David Copperfield.
L’attore Darren Boyd invece, che nel film interpreta Edward Murdstone (il patrigno del protagonista) appunto, ha rivelato che non ha mai letto il romanzo di Dickens.
Pensava di farlo proprio in occasione delle riprese per preparare al meglio il suo ruolo, ma il regista gli ha chiesto di non farlo perché voleva che la sua interpretazione fosse del tutto nuova e non plasmata dal romanzo.
Spazio alla magia allora e che lo spettacolo abbia inizio.